Dall’inizio: Un anno prima della crisi un grosso cliente, si
parla in lire, sui tre miliardi l’anno ha cambiato fornitore, nel mercato è
“normale” resta il fatto che in quattro e quattro otto abbiamo dovuto
ristrutturare con macchinari nuovi, parco clienti nuovo e cambio totale di
tipologia prodotto, sempre meccanica ma anzi che carrelli elevatori, oggi
costruiamo particolari per macchine automatiche.
La ristrutturazione dispendiosa in tutti i termini ci ha
accompagnato con grossi sforzi su tutti i lati sia umani che economici fino
all’inizio della crisi, dove in pochi mesi il fatturato, fatto cento si è
ridotto a trenta. La storia sarebbe troppo lunga e ripetitiva quindi arrivo
all’ultimo anno 2012/2013 l’anno dove il problema piu grosso sono stati i
pagamenti e l’accesso al credito che non cera. Nello scorso Febbraio
l’impiegato di una banca con cui lavoro
ha sbagliato nel digitare una data e per un giorno, poco meno di 24 ore sono
rimasto sconfinato di 130.000 euro, non vero, ma così è il sistema, apriti
cielo, pioggia di telefonate ecce ecc, seguite da spiegazioni, fax, mail e
incontri con direttori per ore e ore di lavoro mio, pagato da mè, sembrava
tutto a posto fino a dicembre 2012 quando ho cominciato a sondare gli istituti
per un leasing, indovinate un po’? si vedeva ancora la segnalazione e tutti mi
schivavano come la peste, lo stesso istituto tre giorni fa mi chiama e mi mette
al corrente che sono segnalato dal crif per non aver pagato la rata di un
mutuo, questo mutuo è per un piano di rientro impostomi in piena crisi da un
altro istituto (tanto per dare una mano), bè telefono al secondo istituto
esponendo il il problema del primo e questo di prima mi dice che loro non
c’entrano, al che gli dico che sono loro per forza perché è l’unico mutuo
acceso. Per farla breve, con il terremoto come è noto avevano sospeso le rate,
ma guarda un po’ il sistema non lo sapeva e ha inserito i nominativi nei
cattivi pagatori, ricomincia a telefonare a destra e sinistra per spiegazioni,
cancellazioni e documenti di chiarimento per gli altri istituti.
Io non so se sono riuscito con questa mia a fare capire lo
schifo e l’indifferenza che gli istituti di credito ci riservano (non solo a
mè), non so se si è capito bene le condizioni in cui operiamo e i costi che
debbo spalmare sul mio prodotto.
Questa è la situazione, se non è chiara sapete dove sono.
R.T
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