sabato 9 ottobre 2010

EMMA E I PORRI


Cari compagni

oggi ho dovuto comperare “il Giornale”, sì “ho dovuto”, visto il titolo che troneggiava in prima pagina, perché a me che gli industriali del mio Paese vengano guidati da personaggi con macchie e con sospetti (a volte certezze) non va giù. Non mi è mai andata a genio Emma Marcegaglia, anche se ha detto all’associazione di cui è a capo di esonerare (giustamente) quegli imprenditori che pagano il pizzo. Ma non ha mai fatto cenno a quelli, decisamente piu numerosi e piu dannosi, che pagano o prendono tangenti, quelli che evadono o aiutano ad evadere il fisco oppure quelli che per tagliare i costi, fanno in modo che si tingano le mozzarelle di blu e avvelenano tutto.

Detto questo passiamo al mio euro e venti buttato al vento, visto che di novità Sallusti, Porro e Feltri non ne avevano, o perlomeno non ne hanno pubblicate. Hanno fatto due pagine di copia incolla con articoli che ho anche io sulla mia scrivania.
A questo punto ci sono due possibilità:non sono capaci di fare inchieste e avrebbero martellato la Marcegaglia usando il lavoro di altri, oppure hanno avuto paura e cancellato tutti i file pieni di robaccia che avevano confezionato.

Mi dica lei, a noi rimangono solo i bocconi amari da ingoiare e cioè che abbiamo dei giornalisti che usano il loro lavoro a comando, dei dirigenti con alte cariche che usano il loro potere a macchia di leopardo e infine che abbiamo ambasciatori, ministri, forze dell’ordine, agenti segreti, prostitute, trans, spacciatori, tossici ecc ecc, tutti pronti a sparlare di chicchesia per un tozzo di pane o meglio un posto al sole.

Che tristezza e pensare che vedo tante persone portare avanti il loro lavoro con sudore e onestà, ma sopra o davanti a loro c’è sempre un confine invalicabile.

Rudi Toselli