sabato 29 dicembre 2012

CAVALIERI

Il sorbo s è fatto rosso e l'acqua azzurra.
La luna a sciolto le briglie.
Come un cavaliere malinconico.
Cosi' diceva Esenin parlando del suo cavaliere e noi invece come possiamo mettere in poesia il nostro?

Decenni separano il cavaliere dalle sue dame
miniere di diamanti alle sue consorti
Con un sol colpo
 capace di inginocchiare a sé un paese
peccato essere il suo.
Vita galante e di battaglie grondante
al singolar tenzone con magistrati e comunisti
Lui solo paladino della libertà.
Un urna ce lo diede e tante croci su fogli
tracciate da matite
croci che mai come in seggio
danno specchio di ignoranza.

Non sono un poeta e sinceramente la musa ispiratrice è triste, resta il fatto che oggi ha preso il treno con la sua donzella (un vagone intero del freccia rossa) e questo dovrebbe fare di lui un uomo nuovo sotto elezioni, peccato che solo ieri abbia firmato per spendere 100.000 euro al giorno senza battere ciglio.

venerdì 14 dicembre 2012

Konsiglen

Credo che tutto questo can can sulla presunta ingerenza crucca ed europea sia l'ennesimo dito per non vedere la luna. Forse loro non sono disposti a sputtanarsi venti anni come abbiamo fatto noi (+20) e senza tante tiritere lo dicono apertamente. Potremmo una volta non fare i fighetti e ascoltare?

domenica 25 novembre 2012

PRIMARIE......

Quasi 4 milioni di donne e uomini hanno ancora una volta dato voce alla democrazia andando alle primarie, lo hanno fatto pur sapendo che appena la politica si reimpossesserà degli scranni governativi bisognerà badare con il "fucile" alle loro azioni.
Il ballottaggio fra Bersani e Renzi era praticamente predetto dai Maya, ma non è detto che siano solo i voti di Vendola a pesare sui piatti, a mio avviso e da quello che ho notato nei seggi da mè visitati, nel Modenese, potrebbero essere decisivi i giovani, si i giovani erano pochi e se capissero quanto vale la loro voce oggi ecco che le primarie, o meglio il suo ballottaggio sarebbe veramente lo specchio di quel poco di sinistra che è rimasto, quella sinistra che vuole emergere, poi dovrebbero anche riflettere sul fatto che se non vai alle urne, poi non devi nemmeno lamentarti di chi ne esce vincitore, anzi questo vale per tutti e per tutte le elezioni.

PRIMARIE

Ore otto e trenta in una delle tante sezioni, la mia, l'affluenza era buona ma sembrava più un reparto di geriatria, il tavolo delle registrazioni ON LINE, praticamente inutilizzato....
Speriamo che la gioventù sfrutti il pomeriggio.
PS. questa mattina Modena senza il quotidiano PUBBLICO: Hanno rapinato il furgone questa notte in autostrada.

sabato 24 novembre 2012



SABBAT

Oggi si ozia ma le aziende chiuse, quelle come la mia costano qualche migliaio di euro comunque. A che pro un azienda o una attività commerciale deve costare anche se non produce? Oltre tutto anche ciò va nel cesto della competitività.

PUNTI DI VISTA


secondo mè stiamo ragionando su due piani diversi, cioè io ragiono dal punto di vista del mio piccolo e dei piccoli come me e invece sindacati e associazioni ragionano solo sulle realtà giganti. Tutte e due importanti ma con problemi totalmente diversi. Ad esempio, le piccole realtà prima mettono in gioco tutto il loro reddito e non solo, quelle grandi invece fanno il contrario (la cronaca docet).
Bisognerebbe imparare a scindere le une dalle altre e provare a mettere sui banchi di scuola non solo l’Edison o la Tim o la Fiat o che ne so io, ma anche la Peppino lo stagnaro e figli oppure Giorgio saldature srl, o anche Gigetto legna secca.
A questo punto secondo me spunta una grossa ignoranza, l’Italia però è su questi che campa e la Camusso anche lei ragiona sui grossi numeri, qui da noi manda fancazzisti che si spacciano per sindacalisti, mai una soluzione, mai una scintilla positiva, sembrano tutti preti appena usciti dal seminario.

giovedì 22 novembre 2012

CREDERE X FARE

Cari
Non ci capisco piu nulla, qui il lavoro sembra finalmente non mancare, naturalmente arriva come fosse un impianto di irrigazione a goccia, ma arriva, come arrivano proposte di affari inperdibili.
Avere qualche (abbastanza) soldo a disposizione ci sarebbe l'imbarazzo della scelta tra capannoni industriali a metà prezzo, macchine operatrici nuove ecc ecc, l'unico ostacolo per quelli come mè che stanno attraversato la crisi prendendo botte da ogni lato, ma sempre in piedi, sono i finanziamenti è la fiducia. Sono arrivato anche a capire la non fiducia perchè vedo quello che vedono i presunti e unici finanziatori, cioè il futuro a singhiozzo, come potersi fidare?
Forse bisognerebbe iniziare ad essere meno tecnici e tornare come negli anni 70, quando i capi officina abbandonavano un posto fisso sicuro, facevano debiti per quattro muri e un tornio e davano il via alle loro attività, il 90% di questi capitani coraggiosi hanno fatto i pilastri dell'Italia che vediamo adesso (la parte sana) queste persone i quegli anni facevano salti nel buio e con loro i finanziatori, oggi che cosa è cambiato, i finanziatori credono di più alla borsa ai derivati, alla finanza creativa?
Anche questo puo essere giusto, ma come diceva il caro Marx: i soldi non vengono dai soldi, ma dal lavoro manifatturiero, la creazione della materia prima al prodotto finito creano danaro, il resto prima o poi rimane solo cartaccia firmata e abbiamo visto come è finita.
Se qualche uomo di finanza mi leggerà mai, gli chiedo solo di pensare a questo mio ragionamento neanche tanto innovativo o rivoluzionario.

    Rudi Toselli

martedì 20 novembre 2012

LA CRISI SPIEGATA AI BIMBI

Ormai non si sente parlare d’altro.


La crisi occupa da mesi le prime pagine dei giornali, i titoli dei tg, e sta condizionando pesantemente la nostra vita di tutti i giorni, con tagli, aumenti delle tasse, proteste e manifestazioni in tutti i paesi del mondo.

Economie Industrializzate.

Ma come è potuto accadere che paesi ricchi come gli stati uniti o quelli dell’europa, si siano trovati in difficoltà? Per parlarne bisogna partire da come sono organizzate le economie dei grandi stati industrializzati. “i sistemi economici sono basati sulle industrie, che producono beni(per esempio le automobili) o servizi come le grandi compagnie telefoniche”. Per funzionare le aziende hanno bisogno di due componenti fondamentali: i capitali (soldi) da investire nelle loro attività e la forza lavoro, cioè le persone che prestano la loro opera nell’azienda stessa.

E qui il cerchio si chiude: le persone ricevono per le loro prestazioni, uno stipendio, grazie al quale possono poi permettersi a loro volta di acquistare i beni e servizi prodotti dalla propria o da altre aziende.

Fin qui è tutto abbastanza semplice: è come quando tu aiuti la nonna a fare la spesa, lei ti da la paghetta che tu usi per comprare gelati o figurine ecc.

Ma esattamente come fai tu quando raggiungi un bel gruzzoletto, cosi le persone che lavorano devono mettere i loro risparmi (cioè quello che resta dello stipendio dopo tasse e spese varie) in un poto “sicuro”: che non è piu sotto il materasso come faceva il nonno, ma in banca. Le banche comunque non sono dei mega salvadanai, custodiscono i nostri risparmi ma non li tengono chiusi in cassaforte, a loro volta li investono in diversi settori, o li danno ad altre persone sotto forma di mutui o prestiti, o alle aziende, chiedendo in cambio oltre alla restituzione della cifra, una somma aggiuntiva, cioè gli interessi.

Eccesso di domanda

Proprio i prestiti sono stati uno dei motivi per cui nel 2008 è scoppiata la grande crisi negli Stati Uniti moltissime persone hanno fatto richiesta di mutui alle banche per comprarsi le case e gli istituti di credito hanno concesso soldi anche a chi non aveva garanzie di poterli restituire (per esempio persone disoccupate o con un reddito inferiore alle rate dei mutui avuti). A loro volta poi le banche hanno ceduto questi prestiti su cui non avevano nessuna garanzia ad altre banche. Ma per colpa dei troppi crediti concessi alcune sono fallite e hanno innescato la crisi.

Contagio Mondiale

A differenza della grande crisi del 1929, che aveva coinvolto principalmente gli USA in questo caso la crisi si è diffusa rapidamente perché con la globalizzazione, tutti i paesi dipendono ormai uno dall’altro. Così, dopo le banche sono state colpite le borse, cioè i luoghi dove si comprano e vendono titoli e azioni, vale a dire pezzettini di proprietà di una azienda, che chiunque puo acquistare e che valgono piu o meno a seconda dello stato di salute dell’azienda. L’andamento della borse dipende molto dai mercati, in periodi di crisi le banche non concedono facilmente prestiti, nemmeno alle aziende, che quindi non possono finanziare i loro investimenti.

Le aziende quindi i titoli perdono così di valore e fanno calare gli indici , cioè l’andamento della borsa.

Dalle banche a tutti noi

Tutto questo appartiene però al mondo della grande finanza: perché allora la crisi ha colpito anche le famiglie?

Il crollo delle banche ha influenzato negativamente le grandi aziende, che non anno piu ricevuto prestiti per fare investimenti. Questo ha provocato perdite di soldi e licenziamenti, molta gente è rimasta senza lavoro e di conseguenza sono diminuite le entrate tributarie degli stati (le tasse) Ma gli stati continuano ad avere molte uscite (spese per stipendi, sanità, pensioni ecc ecc) e hanno visto aumentare a dismisura i loro debiti che non riescono piu a saldare: ha questo punto è subentrato il rischio di fallimento e la caduta di alcuni governi.

Rimedi

Quindi dobbiamo rassegnarci?

Non abbiamo armi davanti a questa crisi?

Le soluzioni esistono, anche se non è facile metterle in atto. Per prima cosa le banche dovrebbero riprendere a fare circolare il denaro, concedendo prestiti ad aziende e privati. Poi è necessario combattere l’evasione fiscale: se tutti pagassero le tasse, il bilancio dello stato potrebbe essere meno negativo e si potrebbero riprendere gli investimenti, anche la corruzione è un aspetto molto negativo ma la strada cè, ma non sarà una cosa semplice.

Da  Focus Junior

lunedì 19 novembre 2012

FORZA MELONI

Leggo che Giorgia Meloni si candida alle primarie per la destra. Io sono molto lontano da quel partito credo anzi che non sia nemmeno un partito, ma che sia una specie di fondazione dove un centinaio di capoccia hanno coperto un sacco di nefandezze e fatto girare nelle loro tasche cifre da capogiro,nostre, di seguito tutti i portaborse, leccapiedi, politici finiti e politi-cotti da svezzare siano scivolati volenti o nolenti in un vortice schifoso lungo 20 anni, appoggiato naturalmente, e questo non lo capirò mai, dalla maggioranza del popolo Italiano. Detto questo credo che la Meloni sia una donna seria e abbastanza fuori da tutto quello che è la PDL, lei viene da AN e li sembra che dio,patria e onore siano il programma principale.


Magari con una persona del genere a capo di questo partito potrebbe esserci anche un dialogo, ma avrà la forza e il seguito per staccare tutte le sanguisughe di cui ho parlato sopra? Fatto rimane che la maggioranza di malviventi dal colletto bianco sono di questo partito, la PDL, e ad oggi di tutti di tutti i danni fatti dagli scandali provati e trovati, di tutti i nomi di persone fisiche resi noti, non è stato reso agli Italiani nulla, ne finanziariamente e neppure eticamente.



Rudi Toselli

TRE CORDE

Cara Redazione



Ad un mio intervento che trattava della mancanza di interventi bancari Italiani,Europei e FMI per aiutare le aziende ad attraversare questa crisi su di un forum, un forumante ha scritto: bisogna che aspettiamo le elezioni in Germania, credo abbia ragione, ma questo mi preoccupa ulteriormente perché sottolinea la grossa infiltrazione politica nel mondo del credito. Magari negli altri paesi non è un grosso problema anche se eticamente parlando dovrebbero essere due mondi ben distinti, ma qui in Italia forse è il problema primario che viene anche prima di quello dell’evasione fiscale e del costo del lavoro.

Eccoli i tre punti che tengono immobili le imprese autoctone e che minano la fiducia delle imprese estere sul nostro territorio ed ecco anche i tre punti che risolverebbero tantissimi problemi.

Troppa politica nell’economia, troppa evasione fiscale e costo del lavoro troppo alto.

Mi sa tanto che se solo si volesse fare, sarebbe un attimo dissolvere questo nodo, ma qui il problema piu grosso sembra quello di con chi và Casini, ma che vada a casa sua, che qui di CASINI ne abbiamo a sufficienza.



Rudi Toselli


domenica 18 novembre 2012

Macchine da guerra

Buon giorno

si fatica anche a partorire una qualche riflessione da sottoporvi senza dover cadere nell’ovvio, ad esempio: come possiamo discutere di economia e di impresa se tutti i nostri politici riempiono le pagine dei quotidiani con zuffe su legge elettorale e primarie?

Da ambo le parti ci stanno ricascando tutti, si avvicina il momento dove o si tiene o si perde la poltrona e come per incanto sparisce tutto il resto, nascosto come un giocattolo che per ora ci ha stancato, sempre lì comunque da rispolverare alla prossima ondata di indignazione popolare, come se l’indignazione andasse e venisse tipo marea, peccato che questo moto ondoso non lo decide la luna ma le rotative e le redazioni dei telegiornali.

Qui nell’Italia che prende decisioni piccole o grandi, giusto o, speriamo di no, sbagliate, ma comunque decisioni che si portano nel proprio zaino (non divisibili equamente e “democraticamente con balzelli e accise) mi piacerebbe sapere se le nostre care banche nazionali, europee o FMI hanno intenzione di pensare seriamente alla spinta da dare al mondo del lavoro, se il governo, i sindacati e Confindustria stanno discutendo seriamente di competitività, produttività e costo del lavoro e in ultimo, ma non meno importante, se visto anche gli ultimi scontri con gli studenti, si stia pensando ad un dialogo serio e costruttivo fra mondo scolastico e mondo del lavoro dove istruzione, progettazione e produzione siano una cosa sola, una macchina da guerra, l’unica per risolvere questo maledetto e lunghissimo periodo di crisi.

Rudi Toselli


sabato 17 novembre 2012

PICCOLO SFOGO PERSONALE


Sono un piccolo imprenditore di provincia qui nella bassa Bolognese. La mia azienda opera nel settore carpenteria medio leggera, tagliamo lamiere con il laser, le pieghiamo, lavoriamo saldiamo ecc consegnando al cliente il prodotto finito con trattamenti termici o superficiali quali zincature o verniciature, facciamo anche piccoli assemblaggi, in somma la dinamicità non ci manca e dal 2008 siamo performanti più che un pokemoon di mio figlio.
Siamo in 12 io e mio padre esclusi e ci avvaliamo di una decina di fornitori esterni, siamo piccoli ma il movimento di materie è buono e da qualche mese si vede un leggero orizzonte, opaco e stretto certo, ma meglio del buio totale di poco tempo fa, visto lo spiraglio, vista l’acquisizione di nuovi clienti solventi e visto che il cuore dell’azienda cioè la macchina taglio laser ha più di dieci anni abbiamo optato per una macchina nuova, di nuova concezione, sempre laser ma a fibre ottiche, risparmi di energia, di gas nobili e meno immissione di polveri nell’ambiente, in somma un balzo avanti, come si dice: mentre purtroppo in molti si precipita noi in tanto tentiamo di costruirci le ali.
Eccomi al punto, naturalmente questa crisi ci ha gambizzato ma come ho detto prima i numeri si assestano. Questa macchina costa 350.000 euri e naturalmente ho chiesto a tre aziende di leasing, una di queste ci ha già finanziato il laser vecchio per piu o meno la stessa cifra e altre due macchine piegatrici per un valore di altri 150/200.000 non ricordo bene, comunque regolarmente finiti di saldare nel 2009/10, comunque sia il commercialista che lo stesso venditore del laser fibra mi hanno già disegnato un grigio futuro sulle mie richieste e questo è bastato a gettarmi nello sconforto, mi faccio mille domande e una fra queste è: perché tutti mi hanno chiesto chili di carta fra fax e presentazioni, alcuni il previsionale 2013, ci pensa? Il previsionale 2013, mi piacerebbe chiedere il loro, tutti si è parlato con telefoni e mail, ma nessuno che abbia detto vi veniamo a vedere, veniamo a conoscere questi uomini che vorrebbero investire in questo momento, veniamo a guardare negli occhi queste persone.
Io credo nella mia azienda, ma non credo che l’affare andrà in porto, si arenerà sulle “sofferenze” degli anni pregressi e questo è quanto. Triste vedere faccioni incravattati che parlano di pungulare, investimenti, coraggio, luce in fondo al tunnel, creazione di posti di lavoro ecc ecc . Molto triste e oltraggioso.
Dai speriamo bene.

mercoledì 14 novembre 2012

Diagniosi chiara, ma per pochi.

Oggi sulla rete sono apparse alcune foto di giovani caricati e pestati a sangue dai soliti celerini, che siano questi ragazzi rei di qualche misfatto o no non sta a mè deciderlo.
posso pero dire che un governo che permette questi scempi alla democrazia e alla liberta di manifestazione è un governo malato, un governo leggero e disattento alla temperatura del popolo, un popolo che a che ieri a dato grossi segni di stanchezza al punto che due ministri hanno dovuto battere in ritirata con l'elicottero.
ora la mia domanda e': che cosa aspettano che succeda ancora prima di riconoscere il mal di pancia sociale diffuso?

domenica 28 ottobre 2012

Il mondo del lavoro e' in seria difficolta con lui la popolazione di operai movimentiati dell'economia reale.

sabato 15 settembre 2012

Renzi

Ho ascoltato ilRenzi a Verona.
Debbo dire che da tempo un discorso non mi dava emozione, dovevo ascoltare Fidel su youtube, diciamo che non è la stessa cosa ma Renzi parla a livello nostro intendi chiaramente quello che vuole dire e il suo sguardo non è consumato e stanco, i suoi occhi non sfuggono. Ho chiesto a qualche responsabile del PD che ho come amico su Facebook cosa ne pensasse di questo uomo che si autocandidava alle primarie e le risposte e.rano sempre quelle: Per governare l'Italia e per essere considerati in Europa ci vuole esperienza ed anni di navigazione fra i turbolenti mari della politica. Bene aiutatelo in questa maniera, state fuori dalla "ribalta" e date a lui l'aiuto che serve.

sabato 8 settembre 2012

INVESTI CHE TI PASSA

Cari Kompagni
Da Bill Emmot che stimo a Mario Monti che pure stimo (con qualche riserva) chiedono alle imprese di investire per il futuro e creare posti di lavoro, io ho la terza media, fatico a ricordarmi le tabelline complici anche le macchinette e ho una picola impresa con dieci famiglie piu la mia a cui pensare. Ora per vecchiezza del macchinario, per stare al passo con i tempi e per un cospiquo risparmio energetico dovrei cambiare il mio taglio LASER con un nuovo taglio in FIBRE OTTICHE. Già questa estate con previsioni scarse ho preso una ragazza in più in officina (per ora ho scommesso giusto) ma per comperare questo nuovo attrezzo che non è una villa o un suv devo scommettere svariate centinaia di miliaia di euri che non ho, Le mie carte in mano sono, promesse di commesse, richieste di calo prezzi a fronte di piu qualità e calo dei lotti minimi, per capirci: una commessa di 2500 euro che mi viene fatta è composta da 90/120 codici diversi da gestire, max 10 pezzi tutti uguali e sporadicamente qualche centinaio, ma molto sporadicamente, poi ci sono le dieci famiglie piu la mia e quella di mio padre. Sul piatto cè il taglio a fibre ottiche e il futuro dell'azienda. Il mio avversario invece in mano ha la mia azienda che viene da un quadriennio di lacrime e sangue, ha i soldi da darmi ad un tasso del 6.7% anziche il 4.2% di germania e francia e ogni settimana mi spulcia il previsionale.
Il gioco è aperto.

Rudi Toselli

DA INTERNET

Reset Italia 31 agosto 2012


Discorso immaginario della Madonna alle Pussy Riot

“Figlie mie, mi chiedete di diventare femminista e di cacciare Putin, ma che cosa vi fa supporre che io non sia femminista? E che cosa vi fa supporre che io possa intervenire nelle tristi vicende umane? Al più potreste chiederlo a mio Figlio. Oppure volete che sia io a chiederlo a lui? Io non gli chiedo più nulla da quando mi rispose in maniera poco garbata alle festa per le nozze di Cana. Mi permisi di fargli notare che i commensali non avevano più vino, e lui: «Che vuoi da me, o donna?» (Gv 2,4). Sarebbe un po’ come dire: perché non t’impicci degli affari tuoi? Ma non è la sola volta che mi vidi trattata con poca delicatezza. Un giorno gli apostoli dissero a Gesù: «Ecco: tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e chiedono di parlarti» (Mt 12, 48), e il caro figlio rispose: « Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?… Chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi mi è fratello, sorella e madre» (Mt 12, 49 – 50). Ma vi pare il modo, figlie mie, di accogliere la propria madre? E dire che proprio io avevo fatto la volontà del Padre, accogliendo un bimbo nel mio grembo. Certo, detto fra noi, avrei preferito una bambina, ma non sarebbe stato possibile: l’avrebbero lapidata prima ancora di farla andare in giro a predicare la buona novella, e mai ci sarebbe stato lo scandalo della croce, al più ci sarebbe stato lo scandalo della pietra. Ma torniamo ai miei rapporti con Gesù. Già da ragazzino mi rispondeva in maniera non tanto carina. Quando io e Giuseppe lo perdemmo e angosciati lo cercammo per tre giorni e lo ritrovammo nel tempio, io gli chiesi: «Figlio, perché hai fatto questo? Ecco, tuo padre ed io, addolorati, ti cercavamo!». E lui, anziché chiedere scusa e mostrarsi dispiaciuto, mi rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io mi devo occupare di quanto riguarda il Padre mio?» (Lc 3,48 – 49). Ma non ci poteva avvertire che sarebbe andato al tempio senza di noi? Solo all’ultimo, prima di morire sulla croce, ebbe un pensiero gentile verso di me, quando disse: «Donna, ecco tuo figlio!». E al discepolo che amava (forse più di me): «Ecco tua madre!» (Gv 19, 26 – 27). Certo, avrei preferito mi avesse chiamato mamma, anziché donna. Però era sempre un bel pensiero per la sua mamma. Vi ho detto queste cose, care figlie, per farvi capire che io, come voi, sono una vittima del dominio maschile. Mi chiamate Madre di Dio, ma sono gli uomini ad aver stabilito che io sia la Madre di Dio, in realtà io sono solo la mamma di Gesù. Mi chiamate Vergine, ma sono stati gli uomini ad aver stabilito che io sia rimasta vergine per tutta la vita. Eppure Gesù aveva ben detto: «Quello che Dio ha congiunto l’uomo non separi» (Mt 19, 6). Per quale motivo dunque io avrei dovuto fare la separata in casa? Povero Giuseppe! Già aveva dovuto accettare un figlio non suo, potevo mai rifiutargli l’amore degli sposi benedetto da Dio? Ma agli uomini fa piacere che io sia rimasta vergine, al punto da sostenere che neppure il Bambinello nascendo abbia lacerato il mio imene. Con grande passione (tutta maschile) hanno stabilito che «il Figlio primogenito non diminuì la mia verginale integrità, ma la consacrò» (Lumen Gentium 57, nota 10). Ma tornando alle vostra preghiera di cacciare Putin, a dire il vero, neppure Dio interviene nelle vicende umane. E se non lo fa Dio, posso mai farlo io? Siete voi, e la gente come voi, che deve pensare a rovesciare i potenti della terra. Quanto a me, state tranquille, ché non mi avete offeso per niente, avete urtato la sensibilità di qualche baciapile, e avete dato fastidio ai potenti, e per questo vi hanno condannato. Io ho sorriso, vedendovi danzare.

Carmelo Dini

Le caste sono già DEFINITE

Leggo e guardo sempre con simpatia e tanta tenerezza qualsiasi cosa del Rag. “Fantocci”. Oggi ho letto sul Fatto Quotidiano la sua visione di come sarà, una riforma fantozziana e mi trova pienamente d’accordo direi su tutto tranne il fatto che la chiama riforma ed è una cosa che vede nel futuro, ma qui sbaglia siamo già messi come nelle caste Indiane solo che facciamo finta di nulla e se per caso un giorno la nostra posizione bassa ci pesa più del normale ci andiamo a comperare l’ultimo smartphone come un elevazione.

Le caste nella società ci sono e sono ben definite, non le ripeto perché il Ragioniere le ha elencate egregiamente, quello che manca è scriverle e firmarle come un decretino legge qualsiasi, lo dimostrano anche molti quotidiani mettendo nelle prime pagine sempre le alte caste e poi via via sciamando arrivando a mettere fra le ultime pagine incidenti sul lavoro o drammi famigliari o sociali. Fateci caso. Quando mai in prima pagina avete letto è morto per overdose nella sua casa il sig. Pinco Pallino? Invece la sig Tetrapak o Stallone junior (due a caso fra gli ultimi) eraono li in prima, come per dire “ io so io e voi non siete un cazzo”

Rudi Toselli

venerdì 7 settembre 2012

PUSSY RIOT

Buon Giorno
Chi ha paura dei lupi non si avventura nella foresta. Io non ho paura dei lupi e lotto perché mia figlia possa crescere in un paese migliore. Cosi risponde la ventenne Nedezhda leader delle Pussy Riot dal carcere alla domanda di un giornalista, poi rincara la dose quando il giornalista esclama: ma Putin è uno degli uomini piu potenti della terra! Lei risponde: L’onnipotenza di Putin è un illusione, lo si capisce dalla mastodontica macchina propagandistica che hanno messo in piedi. Il presidente è patetico e spregevole.

Possiamo essere d’accordo o meno sui mezzi che queste ragazze usano per arrivare alla gente, ci può piacere il Punk o no (a mè piace), loro la definiscono “arte moderna”. Ma che siano campionesse di dignità e di coraggio non può negarlo nessuno, noi non siamo in Russia e ci scandalizziamo per Vieni a ballare in Puglia di Caparezza.
Queste ragazze sono sole contro un sistema che ci mette un attimo a farle scomparire dalla faccia della terra, sono incarcerate, eppure non piegano la testa. In quanti di noi potremo mai vantare tanto coraggio?
In quanti di noi potremo mai dire di avere dato tanto per i nostri figli ed il loro futuro?
Non dimentichiamole e non lasciamole sole altrimenti saremo complici di quel sistema e di chi lo sorregge anche da qui in Italia.
Rudi Toselli

PICCOLI "CAPITALISTI" CRESCONO

C.Compagni
Oggi mi è venuto a trovare Michele, Michele è un simpatico “pensionato” sugli 85/87 anni che stampa lamiera con le presse, oggi lo fanno i suoi figli ma lui lavora ancora e con noi lavora penso da più di 40 anni.

Mi parlava delle sue maratone in giro per il mondo e ad un certo punto gli ho chiesto dove e quando aveva deciso di mettersi in proprio, chiedere ad un pensionata queste cose è come diciamo noi: invitare un oca a bere ed ha cominciato il racconto: Prima lavoravo alla Carpegiani azienda ancora esistente qui a Bologna e famosa nel mondo per le sue macchine da gelato (quei coni con il pirullo), lavoravo con macchine manuali pesanti mica con queste, indicando con un cenno le mie gia tutte digitalizzate, facevamo otto ore e dopo dalle 17 in poi ci accordavamo con il capo officina per fare lo stesso lavoro ma a cottimo, il tutto in busta paga, se avevamo un idea di come migliorare il prodotto, non scendo nel tecnico con sviluppi della lamiera o eliminazioni di saldature) anche questo lo comunicavamo al capo officina che ci diceva: bravo domani fammelo vedere e guardiamo se funziona. Quindi andavo a casa e la sera con forbici e cartone costruivo in scala 1/1 la sagoma riportante idee e innovazioni, quando era pronta durante l’ora di pranzo la presentavo ecc ecc, è andato avanti qualche minuto poi è arrivato alla nascita delle prime rappresentazioni sindacali che andavano a parlare, sempre con il capo officina e non vi scrivo gli epiteti e le insolenze, ma vi dico solo che la mezzora che perdevano in quella innutile assemblea alla sera la dovevano recuperare. Il racconto va ancora avanti per un bel po’, ma arrivo alla risposta, Michele un bel giorno si è alzato era la primavera del 1960/61 e non si ricorda se per stanchezza o cosa aveva decisa, è andato dal capo officina e gli ha detto: Ascolti io mi licenzio e mi metto in proprio. Il capo officina gli ha solo detto: Bravo ma sappi che ti rovini la vita comunque farò quello che posso per aiutarti.
Michele ha lavorato come indotto per quella azienda fino a pochi anni fa, Michele ancora oggi ricorda con gli occhi lucidi quella figura il capo officina e se lo avete notato non ha mai ricordato o parlato del proprietario, del capo.
Oggi è tutto imparagonabile, giusto o sbagliato che sia per la stragrande maggioranza dei lavoratori l’azienda è un mezzo per pagare le bollette, il capo officina è un lecca culi e il padrone un riccastro sfruttatore, se si pensasse che l’azienda è come casa tua, anzi di più perché a conti fatti stai piu in azienda che a casa, che il capo officina potrebbe essere quello che ti insegna un lavoro e che ti potrebbe spianare una strada e che il padrone non è uno schiavista, forse, dico forse le cose potrebbero andare meglio.

Rudi Toselli

domenica 8 luglio 2012

45 ANNI

Cari compagni
Oggi sono 45 anni che sono al mondo e ieri ho letto un intervista intelligente, anzi con risposte “intelligenti” di Fabrizio Corona. Chissà se riuscirò nei prossimi 45 a leggerne una con risposte intelligenti o per lo meno chiare dalla mia amata sinistra, in tanto le cose che ho chiare sono: che non voterò PD alle prossime elezioni, che non so chi voterò, che andrò lo stesso a votare, che dovrò lavorare come uno schiavo fino a che ce qualcosa da fare senza lamentarmi, che chi comanda nel mondo sono le banche e i banchieri e che purtroppo l’Italia è un paese destinato a sparire, sia chiaro, non dalla faccia della terra ma come paese singolo, io mi vedo in una specie di cooperativa un consorzio con la Spagna, la Grecia il Portogallo e qualche altro come hanno dovuto fare da anni i contadini e come hanno già iniziato a fare volenti o nolenti le nostre PMI , non è un consorzio di sfigati, ma solo qualche piccolo che diventa grande coadiuvando le forze.


I grandi economisti rispolverano Marx, sottolineano le sue previsioni “catastrofiche”sul Capitalismo e poi in giro a capo della megafinanza ci sono decine di Bob Diamond, gente che senza pensarci un attimo e con un semplice clik sposta trigliardi (non so nemmeno come si scrive) di dollari, soldi che la gente normale ha sudato, soldi per cui qualcuno si è suicidato. Su una rubrica che seguo,qualche mese fa si è discusso della necessità o meno di social come Facebook, non do giudizi ma dico solo che su certe piattaforme si leggono pensieri e ragionamenti che questi capoccioni non pronunceranno e non seguiranno mai ad esempio il programma dei 5 stelle che non è altro che un semplice e onesto modo di vivere intelligente.

Bè ora lavoro e vi lascio con una frase che ho sentito in una pubblicità: I sogni dei nostri figli sono le nostre responsabilità.



Rudi Toselli

sabato 9 giugno 2012

IN ATTESA DI AUTOPSIA


Cari compagni
qui in attesa, fra una scossa e un’altra, c’è tempo anche per suicidarsi. Un uomo di 45/50 anni unico vicino di casa dei miei suoceri due giorni fa ha deciso che era ora di salutare tutto e tutti. Lo ha fatto in silenzio nella sua casa con un nodo scorsoio.
Naturalmente non so il motivo preciso, quello che so sicuramente è che stava perdendo il lavoro e che stava da giorni cercando di vendere terreno e casa lascatagli dai sui (coppia che a suo tempo era già finita sulle cronache, ma è un’altra storia). Di sicuro c’era anche la sua solitudine. Peccato non leggeremo mai, e questo lo sottolineo anche perché nel forum ci sono persone che giustamente “non” trovando riscontri sulla stampa hanno qualche dubbio, la triste fine di Paolo un saldatore specializzato e contadino part time.
Rudi Toselli

LA CORTESIA E IL RISPETTO


Cari compagni
le persone accolte nelle tendopoli sono sia modenesi che di altri paesi e naturalmente ci sono anche molti musulmani. Fino qui è tutto normale, poi arriva l’ora di pranzo e ragazzi e ragazze in piedi da ore iniziano a servire i pasti, in un caso: gramigna con salsiccia. Ecco allora che un piatto fatto per sbaglio o semplicemente perché c’era solo quello da mangiare (e non parlo di pane e cipolla arriva davanti ad una persona musulmana), scoppia il putiferio ed i volontari vengono accusati di averlo fatto apposta per sfregio.
Ora, a mio avviso le soluzioni sono due: o i musulmani si costruiscono campi per conto loro e mi sembra una cosa detestabile o più’ semplicemente gli stessi musulmani si organizzano e condividono le cucine con i nostri ragazzi cucinando i piatti che a loro più aggradano.
Qui la gente sta alzata la notte, qui ci si occupa di tutti allo stesso modo ma qui vige il rispetto reciproco e che questo deve essere chiaro a tutti.
Rudi Toselli

AVANTI COI CARRI


Cari compagni
Hostiaaaa… ieri mattina ero alla fresa, “vicino” a noi c’è l’aeroporto e ad un tratto ho sentito in lontananza l’ennesimo aereo che ci sorvolava, ma sembrava lontano ovattato (inutile dire che non era un aeromobile)… poi lo stomaco si è capovolto e in un attimo sembrava essere su di un pedalò in balia delle ondicelle, un attimo dopo i muri laterali del capannone sembravano un cartone animato e poi silenzio, i ragazzi e le ragazze in off sono usciti, poi sono uscito io ed è cominciata la corsa alla linea telefonica. Alcuni di loro vengono da Cento, Corporeno, i miei suoceri sono ad uno sputo da Cavezzo.
A casa tutto ok, in officina anche, poi mi chiama mia moglie e dice che non si sente sicura, quindi parto e alle 12,55 sono a Nonantola (MO). Hosstiiiaaaa di nuovo tutti che correvano in strada e quasi ne investo qualcuno… poi silenzio, arrivo a casa dai suoceri dove c’erano anche moglie e bimbo, di nuovo tutto ok, mio suocero era pallido come un cencio, Gianni tutto bene? Mi guarda e dice: Rudi aveva bele vest la mi cà salter zo… scuole chiuse Ipercoop idem tutti per strada i parchi di Modena come quando ero piccolo, cioè pieni di gruppi di gente e bambini che giocavano, mangiavano e parlavano assieme,
Qui in Emilia anche con le disgrazie in atto si finisce a giocare e mangiare, chissà per quanto durerà questa nostra positività e chissà se in qualche modo potremmo donarne un po’ a chi a perso tutto e soprattutto a chi ha perso i suoi cari.
Forza ragaz, che quel can maza l’ingrasa
Rudi Toselli

VIBRAZIONI


Cari compagni
ho il capannone nella bassa bolognese, guardo le penne tremare sulla scrivania da una settimana. abito a Modena dove venerdi hanno mandato fuori mio figlio e tutti i bimbi da scuola alle 15,30, ho messo sul comodino una matita in piedi per fare addormentare mio figlio tranquillo e la Samanta, una mia collaboratrice di Corpo Reno, è da sabato scorso che non dorme.
Qui in Emilia non eravamo pronti a questo sisma, qui ci aspettavamo piuttosto una esondazione del fiume Reno come nel 1966, invece è venuto il terremoto, 7 persone sono morte, decine di migliaia sono terrorizzate e la situazione economico finanziaria per la stragrande maggioranza di noi non è delle più rosee. Lo si sapeva gia che sarebbe toccato a noi ricostruire, esondazione o terremoto che fosse. Abbiamo avuto purtroppo decine di prove in tutta Italia della assenza dello Stato.
A mio avviso Monti poteva stare al G8 avrebbe prodotto di più ma è venuto a trovarci e non si è messo il casco da pompiere e nemmeno ci ha promesso file di casette (come quelle che già abbiamo fatte costruire dal Duce), Monti a fatto il suo dovere istituzionale ora tocca a noi dimostrare che la vita va avanti e come dice un cartello pubblicato su Facebook da “al maial ed frara”: Barcolliamo ma non molliamo.
Sul fatto quotidiano di oggi ho letto: Monti. il freddo del terremoto. Ma martedì 22 Mggio non era freddo, erano venute due gocce d’acqua e, anche se è vero che Monti avrebbe potuto ascoltare la signora Maria e poi fermarsi con mia nonna Bice di 94 anni o l’altra mia nonna Isora di 84 che oramai pensavano di averle già passate tutte qui nella nostra bassa, poi fermarsi in tutte le ARCIi e le ACLIi dove si ritrovano gli anziani e formano quelle che noi canzonandoli chiamiamo commissioni (sarebbero quei gruppi di vecchietti che ad ogni lavoro pubblico si fermano braccia dietro la schiena a commentare), ma è venuto anche il terremoto e non è certo colpa di Mario Monti.
Voi giornalisti potete fare qualcosa invece, smettere di propinare le stesse quattro foto di distruzione e cominciare ad essere propositivi, intervistare gente propositiva, venire a visitare le aziende che ancora lavorano approfittando proficuamente di questo momento dove i riflettori sono puntati su un polmone dell’Italia, polmone che se collassa, allora si che sono cavoli amari.
Rudi Toselli

lunedì 30 aprile 2012

RUDOLF disse

hrani Yoga, il significato alchemico e magico della nutrizione . Gli effetti della paura . “Avete mai pensato a cosa sentono gli animali nei macelli? Sono sensibili, a volte molto più dell’uomo. Quale paura, che spavento e che rivolta li agitano e li turbano! Percepiscono ciò che li aspetta ! Non possono esprimerlo ma le loro ghiandole reagiscono, secernendo ed emettendo degli umori carichi del loro odio e della loro angoscia: è un vero e proprio veleno che immettono prima nel loro sangue e poi in tutte le cellule del loro corpo. I Maestri conoscono quel veleno e gli scienziati lo scopriranno presto. Ogni discepolo deve osservarsi per diventare cosciente di ciò che accade in lui a seconda di quel che mangia, beve e respira. Quel veleno, che è il risultato della paura, non può essere neutralizzato o eliminato dalla carne né con la cottura né con il lavaggio; si diffonde ed agisce nell’organismo dell’uomo.” . . “In apparenza, la guerra è dovuta a questioni economiche o politiche, ma di fatto è il risultato di tutto il massacro che facciamo degli animali. La legge di giustizia è implacabile e obbliga l’umanità a pagare versando tanto sangue quanto quello che gli uomini hanno fatto versare agli animali. Quanti milioni di litri di sangue sparsi sulla terra gridano vendetta verso il Cielo! L’evaporazione di quel sangue attira non solo dei microbi, ma anche miliardi di larve e di entità inferiori del mondo invisibile. . Noi uccidiamo gli animali, ma la Natura è un organismo, e uccidendo gli animali è come se toccassimo certe ghiandole di quell’organismo; a quel punto, le funzioni si modificano, e dopo qualche tempo scoppia una guerra tra gli uomini. Sì, perché si sono massacrati milioni di animali per mangiarli, senza sapere che essi erano legati a degli uomini, e quegli uomini devono quindi morire con essi. Uccidendo gli animali, si uccidono gli uomini. Tutti dicono che deve regnare la pace nel mondo, che non devono più esserci guerre… Ma la guerra durerà finché noi continueremo a uccidere gli animali, perché uccidendoli, è in noi stessi che distruggiamo qualcosa.” . Hrani Yoga, il senso alchemico e magico della nutrizione

lunedì 23 aprile 2012

CARPENTERIA

Costruire e' godere


24 APRILE

Cari compagni siamo alla mia 45' vigilia della liberazione di questo paese dal nazifascismo, non credevo di trovarmi qui a pensare se domani ci sia ancora qualcosa da festeggiare, in piazza ci andro' per il rispetto a quelli che ci anno liberati ma la mia passione sanguina perche' quegli stessi caduti sono stati traditi ed io ho con il mio voto di fatto contribuito al loro tradimento, cio' mi pesa nel cuore e come ho già detto mi fa sanguinare passione e dignita'

lunedì 26 marzo 2012

ANSIA

La Camusso accusa Monti di generare ansia, naturalmente la posta in gioco è sempre e solo l'ART18.
Tutta la concentrazione sul dopo, tutti a pensare al quando il lavoro lo stai perdendo o lo ai già perso, nessuno che abbia l'ansia per ricercarlo il lavoro, nessuno tranne noi, noi quelli che hanno 16/20 braccia a cui dare da lavorare, noi che tutte le ore scrutiamo le meil o il fax per vedere se sono arrivate commesse e con queste riuscire ad organizzare un minimo di mese, organizzare vuol dire risparmiare e se risparmi non licenzi, ma questo alla Camusso ed ai suoi segugi che di aziende (piccole e medie) ne dovrebbero sapere molto di più di Monti, sembra non interessare.
A ragione Scalfaro nel suo editoriale di domenica quando scrive che governo e parti sociali stanno solo "giocando" a chi ce là piu lungo e la popolazione dei lavoratori?
che vadano a cagare basta che prima firmino delle tessere, ma cosa ci potevamo aspettare da una sinistra che abbraccia maglette omicide, figli di Bertinotti un Komunista che ci ha inginocchiato, gambizzato e abbandonato.
Io sono e sarò seempre di Sinistra, il mio pensiero è: lavorare e fare lavorare per vivere sempre meglio, chi è piu bravo ha diritto di sopravalere e chi è disattivo abbiamo il dovere di "pungolarlo". Il mondo è cosi perchè lo abbiamo voluto così noi, l'uomo nel bene e nel male evolve e tente di sopraffare, per ciò difendiamo legalità e onestà non consumiamo energie dietro a feticci.
Per chiarezza: a roma fra i 3.000.000 per  Cofferati e l'art18 c'ero anche io, ma era il giurassico e il governo che lo attaccava era una (lo è ancora) una masnada di malfattori.

    Rudi

domenica 25 marzo 2012

CE' DEL BUONO

Ridurre a 36 mesi il tempo massimo per il precariato, la guerra alle finte partite iva , le norme piu dure per chi assume facendo firmare prima le dimissioni in bianco ecc, mi sembrano cose abbastanza di sinistra. E’ da anni che non si vedevano idee del genere sul piatto e abbiamo dovuto attendere un governo tecnico visto che quelli politici decidono non con il cervello, né con il cuore ma con i risultati di Mannhaimer. Il mercato del lavoro è cambiato e non tornerà più indietro, le produzioni in catena i grandi numeri qui in Italia non hanno più storia, bisogna puntare sulle nicchie, le piccole o medie imprese elastiche e camaleontiche, che non fanno numeri ma producono materiale che in altri paesi non riescono ancora. La Cina è una fotocopiatrice, la Germania è ingessata agli standard, la Francia è una ciofeca, noi abbiamo bisogno di ragazzi che arrivino nelle aziende non autosufficienti, che è impensabile, ma preparati ad esserlo in poco tempo, preparati ad evolvere e reinventarsi quasi all’istante, e quindi ragazzi indirizzati all’autosufficienza e non allo statalismo mammone che l’Italia offre da 40 anni. Ci sono milioni di braccia che hanno impostato il loro stile di vita di conseguenza alla cassa integrazione disinteressandosi per anni al mondo del lavoro tanto a loro ci pensa lo stato (Grecia docet). Non sputiamo su queste riforme, accettiamole e abituiamo i nostri figli che il domani è imprevedibile ma non deve impaurirci bensì incuriosirci, insegniamo ai piu giovani che lo stato ai cittadini deve d’obbligo solo di una buona sanità e una buona istruzione. il resto sta nelle nostra braccia e nelle nostre teste.
 Rudi Toselli

giovedì 15 marzo 2012

Museo Ferrari

Penso che il povero Enzo ieri si sia rivoltato nella tomba ieri all'inaugurazione del museo a lui dedicato, quando gli addetti anno fatto una palese distinzione fra popolo e vip, lui che non e' nemmeno andato ad accogliere Woitila quando anni fa venne a visitare la Ferreri

venerdì 9 marzo 2012

La tecnologia

La tecnologia e la comunicazione sono un orgasmo, noi uomini e donne siamo talmente piccoli

L'ITALIA COME RADIO PADANIA

Cari compagni


Stamane nel venire a lavorare per radio ho ascoltato il programma “sveglia padania”…. Non ho parole poi rifletto in tanto leggo, su un quotidiano ci sono le spese pazze di Lusi e Rutelli che lo querela, ma dico io, un cristiano si sposta da un resort di lusso all’altro, da un hotel a 5 stelle ad una spiaggia tropicale e negli anni nessuno si fa delle domande?



A casa mia è dal 2008 che si tira sempre più la cinghia ,all’orizzonte non si vede di allentarla e dobbiamo stare a sentire queste fregnacce, Riccardi definisce la politica e i politici uno schifo e questi cosa fanno, anzi che porsi delle domande minacciano, pur sapendo ragione o torto che l’Europa ci sta guardando al microscopio, pur avendo e cito solo le ultime settimane, sotto gli occhi oltre Lusi la giunta Milanese quasi azzerata,un Penati, un Bossi che minaccia di morte il primo ministro (un primo ministro che decide, quello di prima si lamentava del fatto che dal suo ruolo non poteva decidere nulla, poverino) Bertinotti che si presenta ancora in piazza con i lavoratori (e loro non gli sputano) uno Scilipoti in giro per il mondo a spese nostre ecc ecc.



Il 2012 sarà si dice qui da basso l’anno di transizione, gli ammortizzatori sociali stanno esaurendo, chiedono occupazione per i giovani che sinceramente non hanno la preparazione (non tutta colpa loro) quando in questo anno ci saranno miglia o sicuramente decine di migliaia di licenziamenti, siamo a più del 40% di pressione fiscale e il costo del lavoro è insostenibile, riportandoci alle spese folli di Lusi e tutto il resto e lasciandoci con due sicurezze, una: che le aziende per tirare avanti dovranno licenziare anche se le commesse arrivano e chiedere a chi rimane di fare tutto il loro dovere e oltre



Due: che questo esercito di politichetti non se ne andrà mai da solo, o almeno non cambierà registro, portandoci alla rovina o alla rivoluzione civile.











Rudi Toselli

sabato 3 marzo 2012

Una volta si diceva: se la vita ti affanna fatti una canna. Ora e' diverso, ora abbiamo una nuova compagnia, la responsabilità , e' una compagnia impertinente e se con il tempo ai imparato anche ad essere coerente ed ai trovato conforto nella serietà allora sai bene cosa devi fare, devi prendere le decisioni che ritieni opportune, quando le ritieni tali ed in tempi brevi. Niente tentennamenti, niente ripensamenti, solo con la tua decisione e la tua morale.

martedì 28 febbraio 2012



Cari Compagni



Comincio a sentirmi pedante nei vostri confronti accorgendomi della mia monotematicità, ma sinceramente qui tutti fanno orecchie da mercante e la situazione sta precipitando. I sindacati tirano acqua verso i dipendenti, le banche di acqua non ne vogliono sentir parlare i loro rubinetti sono sigillati, i clienti o non ti pagano o loro stessi ti fanno il prezzo, con pagamenti a partire da 90gg cosi che oltre la costruzione del prodotto le piccole aziende fungono anche da piccoli istituti di credito ecc ecc.

Esaminando le figure sopra citate ci si accorge che una solo è scoperta, qui si dice con le chiappe al vento, gli operai nò, cassa integrazione, aspettativa, mobilità, buona uscita, in somma qualche cosa anno, i clienti no, possono sempre cambiare fornitore tanto con la situazione attuale qualcosa di meglio la trovano, io addirittura ho a pochi chilometri la collina e a pochi la bassa ferrarese detti zone depresse che a conti fatti si puo risparmiare un 30/35% sul costo del prodotto finito, le banche, bè lasciamo perdere, rimangono gli artigiani e i piccoli imprenditori, naturalmente tutti messi nel fascio degli evasori, che come unica via di fuga anno la scomparsa da questa vita, naturalmente dopo una lunga e lenta agonia auto inflittasi, perché una donna o un uomo che mettono in piedi una attività, che la vedono crescere assieme ai figli e a molti dei dipendenti al loro interno lo fanno si per un profitto ma è anche un fuoco che arde dentro è una passione e se ai dei dipendenti diventa una missione e una responsabilità nei loro confronti.

Comunque sia e tristemente rimane il fatto che una piccola impresa,in prima pagina, o meglio all’interno nella cronaca se non nell’edizione locale ci và solo se il titolare si impicca o se i dipendenti lo prendono in ostaggio.





P.S sia chiaro non è una lettera di addio (toccatina) è solo una constatazione dei fatti

mercoledì 18 gennaio 2012

DOMANDE ????




Cari Compagni




O chiesto ieri su Facebook se e a chi sembrava giusto che un uomo o una donna in maternità maturasse anche le ferie, poi ho chiesto se un dipendente in azienda da anni continua a fare errori grossolani e di disattenzione minando (di questi tempi) la sicurezza dell’azienda e dei compagni sicurezza intesa come continuazione di commesse, voi cosa fareste. Oggi ho rilanciato chiedendo anche: se è vero che il lavoratore con il contratto firma la vendita del suo operato alla azienda sotto firmante è lecito pensare che se sbaglia paga o recupera in garanzia la non conformità come in ogni contratto è “normale”?

Il tutto chiesto nel mero ambito economico finanziario pregando di astenersi filosofi passionari perché sfonderebbero una porta aperta, ho chiesto di rispondere pensando alla situazione Italia e riflettendo su quello che sta succedendo in questo momento dove ogni ambito lavorativo non vuole essere minimamente sfiorato, ma dove anche tutti chiedono ricambio e rinnovo

Ho aggiunto una massima di Stalin dove diceva che il problema sono gli uomini, elimina gli uomini e i problemi si risolveranno da soli.

So di avere toccato dei tendini scoperti, ma vorrei sinceramente che le persone ci pensassero e rispondessero senza pregiudizi o prese di posizione.



Rudi Toselli

lunedì 16 gennaio 2012

AL MIO PRESIDENTE



Caro Presidente
Mi scusi se la disturbo, non è la prima volta che le scrivo ma qui dopo aver saputo che dall'Europo sono stati dati alle banche 111 miliardi di euro e che di questi soldi non è stato fatto altro che un ingrassaggio delle stesse, la situazione è alquanto sgradevole.
Dal 2008 al 2010 io e il mio socio (mio papà) abbiamo messo tutto quello che avevamo, non abbiamo mai saltato uno stipendio agli 8 ragazzi che lavorano da noi, abbiamo dovuto purtroppo disdire qualche interenale e licenziare una amica, stiamo pagando Equitalia a rate e naturalmente in quel periodo gli istituti ci hanno tagliato castelletti e fidi (mio papà è da 40 anni sul mercato e io con lui una ventina, sempre solventi) ora dal 2010 al 2011/12 spaccandoci la schiena e elemosinando commesse anche sottoprezo, sottostando a pagamenti fino a 150 giorni, prendendoci tutti i rischi e le responsabilità del caso, cio è il minimo siamo imprenditori, dicevo ora il lavoro sembra esserci (toccatina) ma gli istituti non mi lavorano il foglio, non mi rialzano i castelletti e le mie fatture da incassare rimangono nel cassetto, quelle invece da pagare vanno insolute alimentando un circolo vizioso che come ben chiaro che va a sua volta a sporcare il nome dell' S.L.A la nostra azienda (lavorazione lamiera; taglio laser, piega CNC e saldatura).
Quando la mia impiegata (Debora) chiama in banca o io chiamo, non si riesce mai a parlare con la stessa persona, il responsabile della pratica è sempre piu in alto a volte penso che prima o poi mi passeranno al telefono lei stesso o il papa (a parte gli scherzi) la situazzione è praticamente insostenibile, ad esempio le ore di Debora al telefono per poi non concludere nulla io le debbo spalmare da qualche parte, naturalmente vanno sul prezzo del mio prodotto, secondo lei posso essere competitivo?
Noi delle piccole imprese non dico che siamo l'Italia ma sinceramente siamo un grosso serbatoio di occupazione e di recupero imposte, per anni abbiamo forse sbagliando, ingrassato le banche non sarebbe ora che ci fosse un ritorno?
perchè è stato permesso di non redistribuire quei centoundici miliardi?
perchè non si stoppa questo strapotere bancario, io capisco che gli istituti di credito sevano e siano il perno dell'economia, ma senza regole e senza rispetto per i loro clienti, per quanto tempo ci sara ancora una economia?
Caro Napolitano la lascio con tante domande appesantendo la sua coscenza di grande uomo, ma io ho 43 anni e un figlio di 9 tanta voglia di lavorare e di vederlo crescere sereno, avrò diritto di sfogarmi.

Auguro le migliori cose a lei a sua moglie e a tutto il suo staff (avete condotto nell'ultimo periodo l'Italia egregiamente)

Toselli Rudi

domenica 15 gennaio 2012

MA SI PUO'?


Cari compagni

“Le prospettive di crescita economica dell’Italia si stanno indebolendo – continua il rapporto – ci aspettiamo che la fragile coalizione di governo e le differenze politiche all’interno del Parlamento continueranno a limitare la capacità del governo di rispondere in maniera decisa alle sfide macroeconomiche interne ed esterne”. Ecco come volenti o nolenti, daccordo o non, continueranno a vederci gli altri paesi e con loro le famigerate agenzie di reating, in tanto su tutti i social netwrk continuano ad apparire post di Alfano, Lupi e Leghisti assortiti che in perenne campagna elettorale, arringano il popolo incuranti e con bieco opportunismo usando la solita tiri tera: come vedete non era colpa dell'uomo nero, l'europa si accorge che il problema non era l'uomo nero, siamo tutti compatti ecc ecc, Radio Padania adirittura censura i suoi ascoltatori che dissentono con la linea da mercante di cammelli perseguita dal Bossi e in tutto questo quelle che prima erano le opposizioni PD, SEL, “FLI”, dove sono? Mario Monti ha un bel da correre su e giu per l'Europa se poi dietro le sue spalle in casa sua tutti gli remano contro, anzi tutti come al solito remano nelle acque torbide dei loro stagni, appena Berlusconi si è dimesso tutti abbiamo cantato vittoria, tutti non è la parola giusta, i politici hanno cantato vittoria, ma qui da basso in tanti avevano capito che l'uomo nero e la sua cricca avrebbero continuato a minare il nostro futuro e la nostra credibilità. Tutto questo sarebbe evitabile se solo la gente si armasse di più educazione civica e coltivasse con impegno la voglia di informarsi. Si dice che l'Italia è al settantacinquesimo posto nella classifica di libertà d'informazione, io credo invece che sia l'Italiano ad avere poca voglia di informarsi, poca voglia di divulgare ogni uno il proprio sapere o le proprie fonti, Internet è ovunque e il suo accesso sta diventando immediato, facile e onnipresente, lo dimostrano gli avventori di Farmville, citiville o altri passatempi forniti sul Web, uomini e donne che fino a pochi mesi fa vedevano il PC come un oggetto bellico. Allora perché non smettiamo di immusonirci ed aiutiamo l'informazione a risalire quei benedetti settantacinque posti.
Rudi Toselli

domenica 8 gennaio 2012

MARIO SI, MARIO NO


CARI COMPAGNI
Leggendo i quotidiani, tralasciando la futile diatriba sui blitz della finanza, finalmente si legge di un Italia che a innescato una politica seria per il proprio riassetto nazionale (e non solo) perché per molti, me compreso appare un Italia che per prima e per la prima volta con coraggio ha palettato il duo Merkel Sarkò.
Spiegando loro che senza stati membri non esisterebbe una UE, ma più importante senza una UE organizzata e unita in tutti i sensi dal finanziario all'organizzativo non esisterebbero più nemmeno gli stati.
La crisi globale dal mio piccolo punto di vista non si può più sconfiggere o fermare, si può però attutire e prendere come insegnamento per un futuro equo e solidale, non a caso ho tralasciato la parola onesto, purtroppo e se mai accadrà ci vorranno ancora anni prima di poterla coniugare in questi ambiti, questo è un altro grande e grossissimo problema.
Per ora però equità e solidarietà in breve termine (anni) mi sembra già un buon orizzonte e ripeto a mè pare che i lavori siano iniziati.
Mario Monti al presentarsi di ulteriori aggravamenti della situazione è volato a Bruxel non a Mosca, da settimane i giornali parlano dei problemi reali scrivono e documentano la nostra situazione sulle prime pagine, pagine che erano riservate a Mora, Fede, ruby e olgettame vario, non per questo dimenticandosene, ma solo mettendole al loro posto, verso il retro, la gente quando si ritrova nelle mense, nei piazzali delle scuole a prendere i figli o in qualsiasi luogo pur essendo stanca di essere oltraggiosamente maltrattata e salassata si confronta, parla e riflette sui problemi e/o soluzioni per il loro paese, capisce sempre meglio che deve guardare in grande si è accorta che il disegno è gigantesco e Berlusconi era solo un puntino, anche i miei compagni di sinistra sembrano piano piano svegliarsi dal torpore loro indotto dalle gerarchie partitiche cui faceva comodo che pensassimo "tutti" a Silvio e ciarpame, per non accorgerci della loro inutilità, della loro gravissima e tacita complicità messa in atto per il semplice non perdere la poltrona o i vitalizi, questo è essere di sinistra?, questo è volere bene all'Italia? ho letto anche qualcuno che diceva: togliere i soldi alle banche chiudere i conti correnti vuol dire essere i nuovi partigiani. I partigiani la difendono e la controllano la loro nazione, noi nuovi partigiani questo dobbiamo fare badare chi votiamo e denunciare chi di questa Italia fa la sua puttana o la sua discarica o il suo party o il suo business.
L'Italia è nostra e se mai ci verrà risanata come i nostri nonni ci raccontano di Marzabotto, noi dobbiamo raccontare della grande crisi umana e di come il non tenersi per mano abbia fatto da comburente.
Rudi Toselli

venerdì 6 gennaio 2012