mercoledì 18 gennaio 2012

DOMANDE ????




Cari Compagni




O chiesto ieri su Facebook se e a chi sembrava giusto che un uomo o una donna in maternità maturasse anche le ferie, poi ho chiesto se un dipendente in azienda da anni continua a fare errori grossolani e di disattenzione minando (di questi tempi) la sicurezza dell’azienda e dei compagni sicurezza intesa come continuazione di commesse, voi cosa fareste. Oggi ho rilanciato chiedendo anche: se è vero che il lavoratore con il contratto firma la vendita del suo operato alla azienda sotto firmante è lecito pensare che se sbaglia paga o recupera in garanzia la non conformità come in ogni contratto è “normale”?

Il tutto chiesto nel mero ambito economico finanziario pregando di astenersi filosofi passionari perché sfonderebbero una porta aperta, ho chiesto di rispondere pensando alla situazione Italia e riflettendo su quello che sta succedendo in questo momento dove ogni ambito lavorativo non vuole essere minimamente sfiorato, ma dove anche tutti chiedono ricambio e rinnovo

Ho aggiunto una massima di Stalin dove diceva che il problema sono gli uomini, elimina gli uomini e i problemi si risolveranno da soli.

So di avere toccato dei tendini scoperti, ma vorrei sinceramente che le persone ci pensassero e rispondessero senza pregiudizi o prese di posizione.



Rudi Toselli

lunedì 16 gennaio 2012

AL MIO PRESIDENTE



Caro Presidente
Mi scusi se la disturbo, non è la prima volta che le scrivo ma qui dopo aver saputo che dall'Europo sono stati dati alle banche 111 miliardi di euro e che di questi soldi non è stato fatto altro che un ingrassaggio delle stesse, la situazione è alquanto sgradevole.
Dal 2008 al 2010 io e il mio socio (mio papà) abbiamo messo tutto quello che avevamo, non abbiamo mai saltato uno stipendio agli 8 ragazzi che lavorano da noi, abbiamo dovuto purtroppo disdire qualche interenale e licenziare una amica, stiamo pagando Equitalia a rate e naturalmente in quel periodo gli istituti ci hanno tagliato castelletti e fidi (mio papà è da 40 anni sul mercato e io con lui una ventina, sempre solventi) ora dal 2010 al 2011/12 spaccandoci la schiena e elemosinando commesse anche sottoprezo, sottostando a pagamenti fino a 150 giorni, prendendoci tutti i rischi e le responsabilità del caso, cio è il minimo siamo imprenditori, dicevo ora il lavoro sembra esserci (toccatina) ma gli istituti non mi lavorano il foglio, non mi rialzano i castelletti e le mie fatture da incassare rimangono nel cassetto, quelle invece da pagare vanno insolute alimentando un circolo vizioso che come ben chiaro che va a sua volta a sporcare il nome dell' S.L.A la nostra azienda (lavorazione lamiera; taglio laser, piega CNC e saldatura).
Quando la mia impiegata (Debora) chiama in banca o io chiamo, non si riesce mai a parlare con la stessa persona, il responsabile della pratica è sempre piu in alto a volte penso che prima o poi mi passeranno al telefono lei stesso o il papa (a parte gli scherzi) la situazzione è praticamente insostenibile, ad esempio le ore di Debora al telefono per poi non concludere nulla io le debbo spalmare da qualche parte, naturalmente vanno sul prezzo del mio prodotto, secondo lei posso essere competitivo?
Noi delle piccole imprese non dico che siamo l'Italia ma sinceramente siamo un grosso serbatoio di occupazione e di recupero imposte, per anni abbiamo forse sbagliando, ingrassato le banche non sarebbe ora che ci fosse un ritorno?
perchè è stato permesso di non redistribuire quei centoundici miliardi?
perchè non si stoppa questo strapotere bancario, io capisco che gli istituti di credito sevano e siano il perno dell'economia, ma senza regole e senza rispetto per i loro clienti, per quanto tempo ci sara ancora una economia?
Caro Napolitano la lascio con tante domande appesantendo la sua coscenza di grande uomo, ma io ho 43 anni e un figlio di 9 tanta voglia di lavorare e di vederlo crescere sereno, avrò diritto di sfogarmi.

Auguro le migliori cose a lei a sua moglie e a tutto il suo staff (avete condotto nell'ultimo periodo l'Italia egregiamente)

Toselli Rudi

domenica 15 gennaio 2012

MA SI PUO'?


Cari compagni

“Le prospettive di crescita economica dell’Italia si stanno indebolendo – continua il rapporto – ci aspettiamo che la fragile coalizione di governo e le differenze politiche all’interno del Parlamento continueranno a limitare la capacità del governo di rispondere in maniera decisa alle sfide macroeconomiche interne ed esterne”. Ecco come volenti o nolenti, daccordo o non, continueranno a vederci gli altri paesi e con loro le famigerate agenzie di reating, in tanto su tutti i social netwrk continuano ad apparire post di Alfano, Lupi e Leghisti assortiti che in perenne campagna elettorale, arringano il popolo incuranti e con bieco opportunismo usando la solita tiri tera: come vedete non era colpa dell'uomo nero, l'europa si accorge che il problema non era l'uomo nero, siamo tutti compatti ecc ecc, Radio Padania adirittura censura i suoi ascoltatori che dissentono con la linea da mercante di cammelli perseguita dal Bossi e in tutto questo quelle che prima erano le opposizioni PD, SEL, “FLI”, dove sono? Mario Monti ha un bel da correre su e giu per l'Europa se poi dietro le sue spalle in casa sua tutti gli remano contro, anzi tutti come al solito remano nelle acque torbide dei loro stagni, appena Berlusconi si è dimesso tutti abbiamo cantato vittoria, tutti non è la parola giusta, i politici hanno cantato vittoria, ma qui da basso in tanti avevano capito che l'uomo nero e la sua cricca avrebbero continuato a minare il nostro futuro e la nostra credibilità. Tutto questo sarebbe evitabile se solo la gente si armasse di più educazione civica e coltivasse con impegno la voglia di informarsi. Si dice che l'Italia è al settantacinquesimo posto nella classifica di libertà d'informazione, io credo invece che sia l'Italiano ad avere poca voglia di informarsi, poca voglia di divulgare ogni uno il proprio sapere o le proprie fonti, Internet è ovunque e il suo accesso sta diventando immediato, facile e onnipresente, lo dimostrano gli avventori di Farmville, citiville o altri passatempi forniti sul Web, uomini e donne che fino a pochi mesi fa vedevano il PC come un oggetto bellico. Allora perché non smettiamo di immusonirci ed aiutiamo l'informazione a risalire quei benedetti settantacinque posti.
Rudi Toselli

domenica 8 gennaio 2012

MARIO SI, MARIO NO


CARI COMPAGNI
Leggendo i quotidiani, tralasciando la futile diatriba sui blitz della finanza, finalmente si legge di un Italia che a innescato una politica seria per il proprio riassetto nazionale (e non solo) perché per molti, me compreso appare un Italia che per prima e per la prima volta con coraggio ha palettato il duo Merkel Sarkò.
Spiegando loro che senza stati membri non esisterebbe una UE, ma più importante senza una UE organizzata e unita in tutti i sensi dal finanziario all'organizzativo non esisterebbero più nemmeno gli stati.
La crisi globale dal mio piccolo punto di vista non si può più sconfiggere o fermare, si può però attutire e prendere come insegnamento per un futuro equo e solidale, non a caso ho tralasciato la parola onesto, purtroppo e se mai accadrà ci vorranno ancora anni prima di poterla coniugare in questi ambiti, questo è un altro grande e grossissimo problema.
Per ora però equità e solidarietà in breve termine (anni) mi sembra già un buon orizzonte e ripeto a mè pare che i lavori siano iniziati.
Mario Monti al presentarsi di ulteriori aggravamenti della situazione è volato a Bruxel non a Mosca, da settimane i giornali parlano dei problemi reali scrivono e documentano la nostra situazione sulle prime pagine, pagine che erano riservate a Mora, Fede, ruby e olgettame vario, non per questo dimenticandosene, ma solo mettendole al loro posto, verso il retro, la gente quando si ritrova nelle mense, nei piazzali delle scuole a prendere i figli o in qualsiasi luogo pur essendo stanca di essere oltraggiosamente maltrattata e salassata si confronta, parla e riflette sui problemi e/o soluzioni per il loro paese, capisce sempre meglio che deve guardare in grande si è accorta che il disegno è gigantesco e Berlusconi era solo un puntino, anche i miei compagni di sinistra sembrano piano piano svegliarsi dal torpore loro indotto dalle gerarchie partitiche cui faceva comodo che pensassimo "tutti" a Silvio e ciarpame, per non accorgerci della loro inutilità, della loro gravissima e tacita complicità messa in atto per il semplice non perdere la poltrona o i vitalizi, questo è essere di sinistra?, questo è volere bene all'Italia? ho letto anche qualcuno che diceva: togliere i soldi alle banche chiudere i conti correnti vuol dire essere i nuovi partigiani. I partigiani la difendono e la controllano la loro nazione, noi nuovi partigiani questo dobbiamo fare badare chi votiamo e denunciare chi di questa Italia fa la sua puttana o la sua discarica o il suo party o il suo business.
L'Italia è nostra e se mai ci verrà risanata come i nostri nonni ci raccontano di Marzabotto, noi dobbiamo raccontare della grande crisi umana e di come il non tenersi per mano abbia fatto da comburente.
Rudi Toselli

venerdì 6 gennaio 2012