lunedì 18 luglio 2011

RAZZISMO

Ho fatto una mia piccola ricerca fra le persone che frequento chiedendo che cosa le dà fastidio degli extracomunitari, ai primi due posti ci sono sporcizia e maleducazione, poi vengono i diritti a loro "riservati", poi le regole non rispettate ecc ecc, la religione nessuno me là nominata.
Questo non è razzismo, è buon senso e i fautori delle cattive azioni elencate sopra non hanno una lingua o un colore cutaneo ne abbiamo riprove ogni giorno e allora perchè non chiamiamo il disagio della gente con il suo vero nome?
Chiamiamolo richiesta di civiltà e di dignità per tutti.
Una donna che conosco, alla mia domanda ha cominciato ad inveire contro quel Marocchino o quel Tunisino che con la mamma lavoratrice in nero e il padre anche, nella domanda per la scuola pubblica scrivono "poveri in canna" e i posti a scuola sono per loro anche 3/4 per famiglia, mentre chi lavora e lo scrive onestamente sui moduli viene messo in coda, arrecando a questa familia grossissimi problemi (mio figlio ad esempio inizia alle 8.20 finisce alle 16, come credo la maggioranza dei bambini cui la stessa maggioranza dei genitori inizia alle 8.00 e finisce alle 17. Anche un Babbuino capirebbe che questo è un gigantesco disagio per chi fortunatamente ancora lavora) Chi può dare torto a questa lavoratrice, anche io con tutta la mia buona volontà non ho trovato parole per "controbattere" il suo ragionamento che i politici chiamerebbero POPULISTA, tranne che puntare il dito contro i soliti noti cioè le istituzioni. Le armi per livellare problemi e soluzioni dell'arcobaleno che comprende tutta la gente comune ci sono, per la maleducazione le regole non rispettate e la sporcizia esistono i vigili urbani, io ad esempio ho un vicino che quando abbiamo chiamato gli spurghi per pulire le fogniature ci siamo accorti che aveva il pozzo nero sfondato (spargeva la sua cacca per tutto il sottosuolo) chiestogli l'intervento 2/3/4 volte abbiamo chiamato i vigili e l'ufficio di igene del comune, non mi saluta più, ma ha aggiustato tutto. Per le liste di amissione nelle scuole o per il diritto delle case popolari, basterebbe regolare meglio l'asticella del minimo guadagnato e che gli uffici addetti facciano i dovuti controlli.
Poche e semplici soluzioni che nel breve periodo aiuterebbero la maggioranza della popolazione, renderebbero onore al paese onesto e aperto che siamo e creerebbe anche opportunità di lavoro.

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