CARI:
Da decenni sono fans di Piero, lo sempre ammirato per le sue
performance e per il suo essere fra le righe, sono passato sopra alla sua
ultima comparsa in tv pensandola come: il lavoro è lavoro da qualunque parte
venga e da chiunque venga proposto pur che onesto, ma al concertone ha fatto
due uscite da uomo decadente, scontate e tristi. ieri per me che o 47 anni e
lavoro da quando ne avevo 15 è stato il primo Maggio più triste fra quelli
passati, tutti i cosi detti paladini del lavoratore anno tentato in tutti i
modi di rovinare questa giornata storica festeggiata in tutto il pianeta, anche
in nazioni dove chi lavora si conta sulla punta delle dita, eppure sentita e
festeggiata, dicevo Pelu’ una tristezza, ma non per i bersagli condivisibili o
contestabili, gli Afterhour ridicoli, come se non sapessero che in ogni
capoluogo Italiano c’è il suo fardello, io sono di Modena e ieri (primo Mayo)
centinaia di persone anzi che poter festeggiare in piazza erano nei loro
capannoni o case divelte o danneggiate dalla tromba d’aria, Camusso, Bonanni e
Angeletti? Se sfogliate le pagine dei vecchi quotidiani, quando non leccavano i
c…..i hai governi di turno dicevano le stesse cose di ieri, quindi imbalsamati
e (visti risultati ottenuti) inutili.
In somma tutti hanno contribuito a rattristare ed avvelenare
un giorno importante creando contrasti e innalzando muri, non che rovinando la
festa e riempiendo di sensi di colpa chi un lavoro fortunatamente lo ha e lo a
ancora magari perché a sacrificato tempo con la famiglia, o con coraggio si è
reinventato, magari è sceso a compromessi o “solo” perché a lavorare è meglio
del suo compagno.
Smettete di cavalcare le situazioni favorevoli e dai vostri
siti privilegiati tirate fuori idee e le palle, ma sopra tutto idee.
Rudi Toselli
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