giovedì 1 maggio 2014

DELATORI DEL PRIMO MAYO


CARI:

Da decenni sono fans di Piero, lo sempre ammirato per le sue performance e per il suo essere fra le righe, sono passato sopra alla sua ultima comparsa in tv pensandola come: il lavoro è lavoro da qualunque parte venga e da chiunque venga proposto pur che onesto, ma al concertone ha fatto due uscite da uomo decadente, scontate e tristi. ieri per me che o 47 anni e lavoro da quando ne avevo 15 è stato il primo Maggio più triste fra quelli passati, tutti i cosi detti paladini del lavoratore anno tentato in tutti i modi di rovinare questa giornata storica festeggiata in tutto il pianeta, anche in nazioni dove chi lavora si conta sulla punta delle dita, eppure sentita e festeggiata, dicevo Pelu’ una tristezza, ma non per i bersagli condivisibili o contestabili, gli Afterhour ridicoli, come se non sapessero che in ogni capoluogo Italiano c’è il suo fardello, io sono di Modena e ieri (primo Mayo) centinaia di persone anzi che poter festeggiare in piazza erano nei loro capannoni o case divelte o danneggiate dalla tromba d’aria, Camusso, Bonanni e Angeletti? Se sfogliate le pagine dei vecchi quotidiani, quando non leccavano i c…..i hai governi di turno dicevano le stesse cose di ieri, quindi imbalsamati e (visti risultati ottenuti) inutili.

In somma tutti hanno contribuito a rattristare ed avvelenare un giorno importante creando contrasti e innalzando muri, non che rovinando la festa e riempiendo di sensi di colpa chi un lavoro fortunatamente lo ha e lo a ancora magari perché a sacrificato tempo con la famiglia, o con coraggio si è reinventato, magari è sceso a compromessi o “solo” perché a lavorare è meglio del suo compagno.

Smettete di cavalcare le situazioni favorevoli e dai vostri siti privilegiati tirate fuori idee e le palle, ma sopra tutto idee.

  Rudi Toselli

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