venerdì 9 marzo 2012

L'ITALIA COME RADIO PADANIA

Cari compagni


Stamane nel venire a lavorare per radio ho ascoltato il programma “sveglia padania”…. Non ho parole poi rifletto in tanto leggo, su un quotidiano ci sono le spese pazze di Lusi e Rutelli che lo querela, ma dico io, un cristiano si sposta da un resort di lusso all’altro, da un hotel a 5 stelle ad una spiaggia tropicale e negli anni nessuno si fa delle domande?



A casa mia è dal 2008 che si tira sempre più la cinghia ,all’orizzonte non si vede di allentarla e dobbiamo stare a sentire queste fregnacce, Riccardi definisce la politica e i politici uno schifo e questi cosa fanno, anzi che porsi delle domande minacciano, pur sapendo ragione o torto che l’Europa ci sta guardando al microscopio, pur avendo e cito solo le ultime settimane, sotto gli occhi oltre Lusi la giunta Milanese quasi azzerata,un Penati, un Bossi che minaccia di morte il primo ministro (un primo ministro che decide, quello di prima si lamentava del fatto che dal suo ruolo non poteva decidere nulla, poverino) Bertinotti che si presenta ancora in piazza con i lavoratori (e loro non gli sputano) uno Scilipoti in giro per il mondo a spese nostre ecc ecc.



Il 2012 sarà si dice qui da basso l’anno di transizione, gli ammortizzatori sociali stanno esaurendo, chiedono occupazione per i giovani che sinceramente non hanno la preparazione (non tutta colpa loro) quando in questo anno ci saranno miglia o sicuramente decine di migliaia di licenziamenti, siamo a più del 40% di pressione fiscale e il costo del lavoro è insostenibile, riportandoci alle spese folli di Lusi e tutto il resto e lasciandoci con due sicurezze, una: che le aziende per tirare avanti dovranno licenziare anche se le commesse arrivano e chiedere a chi rimane di fare tutto il loro dovere e oltre



Due: che questo esercito di politichetti non se ne andrà mai da solo, o almeno non cambierà registro, portandoci alla rovina o alla rivoluzione civile.











Rudi Toselli

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