domenica 25 marzo 2012

CE' DEL BUONO

Ridurre a 36 mesi il tempo massimo per il precariato, la guerra alle finte partite iva , le norme piu dure per chi assume facendo firmare prima le dimissioni in bianco ecc, mi sembrano cose abbastanza di sinistra. E’ da anni che non si vedevano idee del genere sul piatto e abbiamo dovuto attendere un governo tecnico visto che quelli politici decidono non con il cervello, né con il cuore ma con i risultati di Mannhaimer. Il mercato del lavoro è cambiato e non tornerà più indietro, le produzioni in catena i grandi numeri qui in Italia non hanno più storia, bisogna puntare sulle nicchie, le piccole o medie imprese elastiche e camaleontiche, che non fanno numeri ma producono materiale che in altri paesi non riescono ancora. La Cina è una fotocopiatrice, la Germania è ingessata agli standard, la Francia è una ciofeca, noi abbiamo bisogno di ragazzi che arrivino nelle aziende non autosufficienti, che è impensabile, ma preparati ad esserlo in poco tempo, preparati ad evolvere e reinventarsi quasi all’istante, e quindi ragazzi indirizzati all’autosufficienza e non allo statalismo mammone che l’Italia offre da 40 anni. Ci sono milioni di braccia che hanno impostato il loro stile di vita di conseguenza alla cassa integrazione disinteressandosi per anni al mondo del lavoro tanto a loro ci pensa lo stato (Grecia docet). Non sputiamo su queste riforme, accettiamole e abituiamo i nostri figli che il domani è imprevedibile ma non deve impaurirci bensì incuriosirci, insegniamo ai piu giovani che lo stato ai cittadini deve d’obbligo solo di una buona sanità e una buona istruzione. il resto sta nelle nostra braccia e nelle nostre teste.
 Rudi Toselli

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