Buon Giorno
Ho letto lo sfogo di un lettore sulle pagine del Sole24 11.09.2013 e ho letto la seguente risposta
molto dettagliata, vorrei dire in primo luogo al lettore che non è solo, io ho
patito le pene dell’inferno e ancora le sto patendo, strette di credito
indicibili che hanno innescato un giro vizioso, guai, mortificazioni ecce ecc,
ma sono ancora qua anche se la strada è in salita, con l’appoggio della Regione
che ha fatto da garante ho investito (indebitandomi fino alla morte) ma mi si
sono aperte nuove strade davanti e questo sembra piacere agli istituti pur
continuando e perseverando nel tenere il guinzaglio corto, la seconda cosa che
vorrei dire e questa la rivolgo ai Dottori del Sole e al sig. Galimberti che
tra l’altro dice: La vera via d’uscita da questa situazione è la ripresa dell’economia, il traino della
domanda sia interna che estera.
Questo paese negli anni 50/60/70 è uscito dalla crisi del
dopoguerra creandosi posti di lavoro e professionalità con conseguente boom di
domanda interna e estera è riuscito a farlo grazie a bravi lavoratori che si
sono buttati e hanno creato fondato imprese dando vita a quella che era
l’Italia fino al “terzo trimestre del 2007” ma non lo hanno fatto da soli, non
potevano perché il 90% era figlio di contadini o operai, lo hanno potuto fare
perché le banche li hanno sostenuti, anno investito sul sogno e sulla parola
dei nostri padri e dei nostri nonni, non avevano tanto da offrire come
garanzie, eppure Banche e Uomini assieme hanno lavorato e prosperato. Oggi preferiscono
investire su altro ad esempio Google che frutta bene o Apple o addirittura
investire fra di loro parandosi il culo a vicenda fino a che naturalmente tutto
va in malora. Che cosa è cambiato?
Rudi
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