sabato 17 settembre 2011

DI SANA E ROBUSTA INDIGNAZIONE


Cari compagni
Da un anno abbiamo il bunga bunga sotto il naso, e sappiamo anche quanti peli hanno tutti i partecipanti a codesti festini, da tre siamo in piena crisi finanziaria e nessuno ne sa ancora veramente nulla, tranne che chi può, cioè tutti, si rifanno su piccole imprese e lavoratori, non si vede nulla di concreto all'orizzonte e nessuno, politici, economisti, bankieri, statisti, sindacalisti, industriali ecc ecc nessuno dà un colpo di reni (oggi ho letto che Louis Vitton fattura sei miliardi l'anno) onore all'imprenditore, ma chi cazzo ce la fà a comperare tante borse?
La chiamano forbice sociale che si allarga, io la chiamerei disonestà che si moltiplica, il mondo si stà sgretolando e a noi restano solo frasi fatte e populismo spicciolo, ci hanno declassati da popolo a potenziali acquirenti o peggio ad una crocetta in cima ad una scheda elettorale, ieri sera intervistavano una bella ragazza (bunga bunga) ad una sua affermazione mi è venuta la pelle d'oca, un conato di vomito: i poveri culi stanno in casa contenti dei loro 1200 euri al mese, invece bisogna mettersi in gioco ed essere capaci di vendere anche la propria madre (figuriamoci il proprio corpo) per fare carriera, per avere visibilità e potenzialità sociale è lecito fare di tutto.

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