mercoledì 28 settembre 2011

I CONTI DEL DUCETTO



Oggi per radio ho sentito uno spezzone di intervista al sindaco Alemanno, Si quel fascistello che si è insediato grazie all'esaltazione di paura e insicurezza, quello che ha costruito la campagna elettorale sulla morte di una povera donna, uccisa nella solitudine e nel buio di una piccola stazione fuori Roma, ora invece un giorno si e uno no si sparano dagli scooter in centro città, quel Alemanno che ha fatto piangere di paura mia nonna (non scherzo) al riaffiorare di certi ricordi quando al tg ha visto troppe braccia tese che lo festeggiavano.
Quel Alemanno nella sopracitata intervista si lamentava del patto di stabilità imposto ai comuni e della sua incazzatura nel non poter pagare pur avendo i soldi in cassa, continuando come per incanto è spuntato il solito buco della sinistra, 2400 milioni di euro (come puo esserci un buco se ha appena detto che i soldi in cassa li ha è un mistero) poi, e qui cè da rendergli onore,
è stato il primo ad ammettere un buco di altri 400 milioni fatto dalla sua amministrazione.
A questo punto mi sono ritrovato in auto ha rimuginare sugli anni di Roma sinistra e quelli di Roma destra, ecco i conti della serva: Roma con qualche mese di break è stato governato da sinistri per dal 1976 al 2008 cioè 31 anni, dividendo i 2400 milioni per 31 danno un indebitamento di 77milioni l'anno, na bella maialata è?
Alemanno il pseudofascista ligt invece ha governato dal 2008 al 2011 cioè 3 anni, quindi dividendo 400milioni per 3 dà un indebitamento di 133milioni l'anno.
L'analisi politica è ha vostra discrezione, per la mia mi appoggio ad un cartello visto su "FEISBUC": BASTAVA NON VOTARLI.
Ad Alemanno invece dico con estrema sincerità e rispetto di licenziare chi gli prepara i discorsi e subito dopo andarsene anche lui con parentopoli annessa.

Rudi Toselli

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