sabato 24 settembre 2011

MEGLIO INDEBITARSI FORTE



Ho letto ieri su Il fatto quotidiano delle strategie e sconterie bancarie per tenere in piedi il pregiudicato Coppola, io con la mia piccola azienda (fortunatamente) non ho nemmeno un millesimo dei suoi debiti però gli istituti creditori mi trattano con disprezzo e sufficienza.

E’ nato tutto da un piano di rientro collegato alla crisi impostomi da un grosso istituto, volevano qualche migliaio di euro al mese, euro che non entravano , naturalmente avvertivo l’istituto e anche se con un poco di ritardo facevo fronte alla rata,intanto che loro dolcemente mi dicevano non si preoccupi la mia centrale rischi diventava un campo di battaglia, poi una rateizzazione con equitalia e via con la riduzione a catena dei castelletti. Ora le cose si stanno riprendendo, lavorativamente parlando, ma sapete che cè di “nuovo”?, cè che non mi rialzano i castelletti, quindi io alla fine del mese anche avendo regolari fatture di clienti solventi da presentare e potere con fatica fare fronte al tram tram economico, sono costretto a salti mortali, decine di telefonate per elemosinare un pochino di spazio e poter pagare questo o quello, dall’altro capo del telefono quando sono sfiniti i responsabili dicono: va bene per questo mese può sforare il castelletto (che copro a scadenza immediatamente ma che naturalmente macchia la fedina reetinghina ). Faccio passare qualche settimana e naturalmente ritorno a chiedere di alzarmi i castelletti e gli stessi mi rispondono: lo faremmo volentieri ma il reating non è bello e continua ad entrare ed uscire dallo scoperto, con questa situazione e lo storico abbiamo le mani legate.

Mi chiedo se non sia meglio avere caterve di debiti con le banche, perché queste sono talmente ottuse che continuano a tenerti in piedi solo se ne devi a vagoni e lo fanno fino al default di entrambi.

Una cosa è certa: bunga bunga o Milanese o Penati, sono certamente disgrazie e disgraziati da mettere a posto, ma se non si allunga e anticipa lo sguardo su tanti istituti di credito e sulla loro poca lungimiranza, qui tranne il governo salta tutto.



Rudi

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