domenica 16 maggio 2010


Cari compagni

Sabato sul corriere Bologna campeggiavano due bei paginoni che parlavano di come la crisi ha ridotto le nostre aziende, la cosa non può fare che piacere, sapere e vedere che la stampa almeno locale non ci dimentica. Due cose mi anno colpito però, una è che si parla sempre delle solite tre/quattro aziende, capisco che faccia più rumore la notizia di un aereo che cade perchè fa piu vittime assieme, ma le statistiche dicono che sono più gravi gli incidenti stradali anche se fanno meno vittime alla volta, mi voglia scusare per il macabro paragone, ma ad allegria qui nell'artigianato siamo messi male e una panoramica ogni tanto sulle realtà dove lavorano meno di 5/10 addetti sarebbe un aiuto perlomeno morale.
Altra cosa, le due pagine sembrano tirare le somme di una crisi, come se questa sia passata, ma mi creda siamo ancora lontani dalla conta dei superstiti, perchè chi come mè è ancora diciamo in piedi gli si stanno presentando davanti, oltre ai problemi in discussione da un annetto, quelli nuovi, materia prima alle stelle, costo del lavoro improponibile (questa è vecchia ma sempre in auge), gli ordinativi che arrivano dopo estenuanti e dispendiose battaglie, richieste sempre più pressanti di sconti, e non per ultima disorganizzazione totale, cioè, in questo anno purtroppo tutti qualche taglio lo abbiamo dovuto fare e ora? ora per 15 giorni ai lavoro e manca personale, poi passa un qualche giorno e anche il personale che ai salvato è in più, Ecco cara Giorgetti, questa è una realtà molto grave che noi piccoli stiamo continuando a pagare, noi come ci chiama giustamente il suo collega Di Vico
Piccoli "la pancia del paese"

Rudi Toselli

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