giovedì 6 maggio 2010

PROPOSTE E FUTURO?


Cari compagni

Cisl e Uil sono stati sonoramente fischiati assieme al Min. Sacconi, sinceramente io fischierei anche cgil, fiom e la Marcegaglia visto il suo pronismo al governo, certo qualche stilettata la dà ma è ben poca cosa in confronto agli spazi che lascia al Pres del consiglio nei convegni di confindustria diventati di fatto megafoni per attacchi a giornali e magistratura.
Sembra quasi che il lavoro sia un optional, anche la popolazione è andata a votare alle regionali pensando di votare tra i buoni e i cattivi, nessun candidato ha parlato di disoccupazione e nessun elettore a chiesto di parlarne, tutto passa davanti al lavoro, Scajola, Ciarrapico che continuano a chiamarlo imprenditore, un fascista con dimora in un capannone vuoto che da anni truffa e ruba, oggi è spuntato Verdini, tutto è piu importante dell'occupazione, forse sui canali dei politici non trasmettono le scene che arrivano dalla Grecia?, forse i consiglieri strapagati non accennano a Spagnia e Portogallo. Ieri stavo facendo spesa all'ipercoop e ho incontrato cinque miei amici, tutti in cassa integrazione, dal tessile alla meccanica fino all'elettronica, tutti ragazzi con famiglia che anno smesso di pagare il mutuo, uno era rifugiato dalla suocera e di tutti e cinque nessuno aveva buone nuove per il futuro ne prossimo ne a lungo termine della sua azienda, tutti avevano smesso di andare a chiedere ai sindacati la situazione perchè anche questi anziche risposte dispensavano balbettii.
Il governo e i sindacati anno colpe abnormi in questo menefreghismo, almeno i loro elettori e chi tutti i mesi lasci giu una percentuale di stipendio dovrebbero chiedere conto di questo lassismo e di questo coprirsi a vicenda, finora abbiamo assistito ad un rallentamento dell'economia e abbiamo visto le conseguenze, se non si metteranno pali anzi tralicci alle speculazioni, se non si studieranno piani condivisi e azioni sicuramente impopolari, siamo destinati ad un default, il mondo è cambiato, la globalizzazione evolve, per rimanere sul mercato la strada è una tagliare le spese e spendere in innovazione, cosa fra l'altro che noi piccoli imprenditori abbiamo fatto impegnando anche la propria casa e interrompendo rapporti di lavoro con amici e bravi lavoratori diventati però pesi insostenibili, ma guardacaso depennabili al contrario delle tasse che continuano ad arrivare puntuali come la morte.

Rudi Toselli

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