Cari compagni
Cisl e Uil sono stati sonoramente fischiati assieme al Min. Sacconi, sinceramente io fischierei anche cgil, fiom e la Marcegaglia visto il suo pronismo al governo, certo qualche stilettata la dà ma è ben poca cosa in confronto agli spazi che lascia al Pres del consiglio nei convegni di confindustria diventati di fatto megafoni per attacchi a giornali e magistratura.
Sembra quasi che il lavoro sia un optional, anche la popolazione è andata a votare alle regionali pensando di votare tra i buoni e i cattivi, nessun candidato ha parlato di disoccupazione e nessun elettore a chiesto di parlarne, tutto passa davanti al lavoro, Scajola, Ciarrapico che continuano a chiamarlo imprenditore, un fascista con dimora in un capannone vuoto che da anni truffa e ruba, oggi è spuntato Verdini, tutto è piu importante dell'occupazione, forse sui canali dei politici non trasmettono le scene che arrivano dalla Grecia?, forse i consiglieri strapagati non accennano a Spagnia e Portogallo. Ieri stavo facendo spesa all'ipercoop e ho incontrato cinque miei amici, tutti in cassa integrazione, dal tessile alla meccanica fino all'elettronica, tutti ragazzi con famiglia che anno smesso di pagare il mutuo, uno era rifugiato dalla suocera e di tutti e cinque nessuno aveva buone nuove per il futuro ne prossimo ne a lungo termine della sua azienda, tutti avevano smesso di andare a chiedere ai sindacati la situazione perchè anche questi anziche risposte dispensavano balbettii.
Il governo e i sindacati anno colpe abnormi in questo menefreghismo, almeno i loro elettori e chi tutti i mesi lasci giu una percentuale di stipendio dovrebbero chiedere conto di questo lassismo e di questo coprirsi a vicenda, finora abbiamo assistito ad un rallentamento dell'economia e abbiamo visto le conseguenze, se non si metteranno pali anzi tralicci alle speculazioni, se non si studieranno piani condivisi e azioni sicuramente impopolari, siamo destinati ad un default, il mondo è cambiato, la globalizzazione evolve, per rimanere sul mercato la strada è una tagliare le spese e spendere in innovazione, cosa fra l'altro che noi piccoli imprenditori abbiamo fatto impegnando anche la propria casa e interrompendo rapporti di lavoro con amici e bravi lavoratori diventati però pesi insostenibili, ma guardacaso depennabili al contrario delle tasse che continuano ad arrivare puntuali come la morte.
Rudi Toselli
Sembra quasi che il lavoro sia un optional, anche la popolazione è andata a votare alle regionali pensando di votare tra i buoni e i cattivi, nessun candidato ha parlato di disoccupazione e nessun elettore a chiesto di parlarne, tutto passa davanti al lavoro, Scajola, Ciarrapico che continuano a chiamarlo imprenditore, un fascista con dimora in un capannone vuoto che da anni truffa e ruba, oggi è spuntato Verdini, tutto è piu importante dell'occupazione, forse sui canali dei politici non trasmettono le scene che arrivano dalla Grecia?, forse i consiglieri strapagati non accennano a Spagnia e Portogallo. Ieri stavo facendo spesa all'ipercoop e ho incontrato cinque miei amici, tutti in cassa integrazione, dal tessile alla meccanica fino all'elettronica, tutti ragazzi con famiglia che anno smesso di pagare il mutuo, uno era rifugiato dalla suocera e di tutti e cinque nessuno aveva buone nuove per il futuro ne prossimo ne a lungo termine della sua azienda, tutti avevano smesso di andare a chiedere ai sindacati la situazione perchè anche questi anziche risposte dispensavano balbettii.
Il governo e i sindacati anno colpe abnormi in questo menefreghismo, almeno i loro elettori e chi tutti i mesi lasci giu una percentuale di stipendio dovrebbero chiedere conto di questo lassismo e di questo coprirsi a vicenda, finora abbiamo assistito ad un rallentamento dell'economia e abbiamo visto le conseguenze, se non si metteranno pali anzi tralicci alle speculazioni, se non si studieranno piani condivisi e azioni sicuramente impopolari, siamo destinati ad un default, il mondo è cambiato, la globalizzazione evolve, per rimanere sul mercato la strada è una tagliare le spese e spendere in innovazione, cosa fra l'altro che noi piccoli imprenditori abbiamo fatto impegnando anche la propria casa e interrompendo rapporti di lavoro con amici e bravi lavoratori diventati però pesi insostenibili, ma guardacaso depennabili al contrario delle tasse che continuano ad arrivare puntuali come la morte.
Rudi Toselli
Nessun commento:
Posta un commento