martedì 20 novembre 2012

LA CRISI SPIEGATA AI BIMBI

Ormai non si sente parlare d’altro.


La crisi occupa da mesi le prime pagine dei giornali, i titoli dei tg, e sta condizionando pesantemente la nostra vita di tutti i giorni, con tagli, aumenti delle tasse, proteste e manifestazioni in tutti i paesi del mondo.

Economie Industrializzate.

Ma come è potuto accadere che paesi ricchi come gli stati uniti o quelli dell’europa, si siano trovati in difficoltà? Per parlarne bisogna partire da come sono organizzate le economie dei grandi stati industrializzati. “i sistemi economici sono basati sulle industrie, che producono beni(per esempio le automobili) o servizi come le grandi compagnie telefoniche”. Per funzionare le aziende hanno bisogno di due componenti fondamentali: i capitali (soldi) da investire nelle loro attività e la forza lavoro, cioè le persone che prestano la loro opera nell’azienda stessa.

E qui il cerchio si chiude: le persone ricevono per le loro prestazioni, uno stipendio, grazie al quale possono poi permettersi a loro volta di acquistare i beni e servizi prodotti dalla propria o da altre aziende.

Fin qui è tutto abbastanza semplice: è come quando tu aiuti la nonna a fare la spesa, lei ti da la paghetta che tu usi per comprare gelati o figurine ecc.

Ma esattamente come fai tu quando raggiungi un bel gruzzoletto, cosi le persone che lavorano devono mettere i loro risparmi (cioè quello che resta dello stipendio dopo tasse e spese varie) in un poto “sicuro”: che non è piu sotto il materasso come faceva il nonno, ma in banca. Le banche comunque non sono dei mega salvadanai, custodiscono i nostri risparmi ma non li tengono chiusi in cassaforte, a loro volta li investono in diversi settori, o li danno ad altre persone sotto forma di mutui o prestiti, o alle aziende, chiedendo in cambio oltre alla restituzione della cifra, una somma aggiuntiva, cioè gli interessi.

Eccesso di domanda

Proprio i prestiti sono stati uno dei motivi per cui nel 2008 è scoppiata la grande crisi negli Stati Uniti moltissime persone hanno fatto richiesta di mutui alle banche per comprarsi le case e gli istituti di credito hanno concesso soldi anche a chi non aveva garanzie di poterli restituire (per esempio persone disoccupate o con un reddito inferiore alle rate dei mutui avuti). A loro volta poi le banche hanno ceduto questi prestiti su cui non avevano nessuna garanzia ad altre banche. Ma per colpa dei troppi crediti concessi alcune sono fallite e hanno innescato la crisi.

Contagio Mondiale

A differenza della grande crisi del 1929, che aveva coinvolto principalmente gli USA in questo caso la crisi si è diffusa rapidamente perché con la globalizzazione, tutti i paesi dipendono ormai uno dall’altro. Così, dopo le banche sono state colpite le borse, cioè i luoghi dove si comprano e vendono titoli e azioni, vale a dire pezzettini di proprietà di una azienda, che chiunque puo acquistare e che valgono piu o meno a seconda dello stato di salute dell’azienda. L’andamento della borse dipende molto dai mercati, in periodi di crisi le banche non concedono facilmente prestiti, nemmeno alle aziende, che quindi non possono finanziare i loro investimenti.

Le aziende quindi i titoli perdono così di valore e fanno calare gli indici , cioè l’andamento della borsa.

Dalle banche a tutti noi

Tutto questo appartiene però al mondo della grande finanza: perché allora la crisi ha colpito anche le famiglie?

Il crollo delle banche ha influenzato negativamente le grandi aziende, che non anno piu ricevuto prestiti per fare investimenti. Questo ha provocato perdite di soldi e licenziamenti, molta gente è rimasta senza lavoro e di conseguenza sono diminuite le entrate tributarie degli stati (le tasse) Ma gli stati continuano ad avere molte uscite (spese per stipendi, sanità, pensioni ecc ecc) e hanno visto aumentare a dismisura i loro debiti che non riescono piu a saldare: ha questo punto è subentrato il rischio di fallimento e la caduta di alcuni governi.

Rimedi

Quindi dobbiamo rassegnarci?

Non abbiamo armi davanti a questa crisi?

Le soluzioni esistono, anche se non è facile metterle in atto. Per prima cosa le banche dovrebbero riprendere a fare circolare il denaro, concedendo prestiti ad aziende e privati. Poi è necessario combattere l’evasione fiscale: se tutti pagassero le tasse, il bilancio dello stato potrebbe essere meno negativo e si potrebbero riprendere gli investimenti, anche la corruzione è un aspetto molto negativo ma la strada cè, ma non sarà una cosa semplice.

Da  Focus Junior

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