martedì 22 dicembre 2009

MURI E MURI

Un articolo che ho letto tempo fà iniziava così: Dei muri distrutti ce nericordiamo è dei muri nuovi che stentiamo a volerne sapere.Dei muri tra i popoli, che non sono solo di cemento, ma anche di cemento, cemento etico.Venti anni fà è caduto quello di berlino, considerato il più alto scalino della non democrazia, nel 1990 anno scarcerato Mandela, dando inizio alla caduta del muro infame chiamato Aparthide.Due traguardi frà altri tanti che si credeva invalicabili, invece sono stati raggiunti.Peccato però che intanto nel nostro paese si sia alzato un muro invisibile, un muro di bugie e di mezze verità, un muro che mai come negli ultimi anni si è così solidificato.Stamattina mentre rincasavo dall'edicola camminando negli angusti sentierini scavati nella neve, che obbligavano le persone a sfiorarsi e adirittura a volte dover anche cedere il passo con i soliti quotidiani sottobraccio, l'unità, il fatto e la stampa, ho notato come tutti sbirciavano le testate,qualcuno scuotendo il capo, altri abbozzando un sorriso, questo lò notato ancor dipiù da martedì quando quel genio di Belpietro piagniucolava e accusava a Ballarò che, chi compera il suo,oppure, Il Giornale, è nelle edicole preso a maleparole, ma questo succede da sempre, io stesso sono stato insultato in sardegna perchè comperavo l'unità, in somma se comperi Il Giornale in piazza maggiore a bologna certamente ci sarà qualche buontempone magari ex partigiano che ti dice dietro, ripeto, è così da sempre ed è normale,forse stupido, ma dopo martedi scorso non lo è più è diventato terrorismo, è un'altra pietra sul muro messa intelligentemente per creare un clima squallido e lo dimostrano anche le tante lettere che ho letto nell'ultima settimana sui quotidiani.

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