sabato 5 dicembre 2009

VIETATO ESSERE AUTONOMI


bere e guidare, drogarsi e guidare è un suicidio omicidio, sopra non ci piove, il divieto e la seguente persecuzione legale credo che sia giusta.
fumare in auto distrae,il cellulare idem, il navigatore?, la radio?, il figlio piccolo che è seduto sul seggiolino dietro?, il lettore mp3?, i cartelloni pubblicitari lungo le strade con tette o con maschioni che sfoggiano muscoli d'acciaio ?, guardare il numero della canzone preferita nel lettore cd sul cruscotto?, cercare il numero civico dove svoltare?.
vietiamo, vietiamo, vietiamo. a forza di vietare faremmo prima a creare un'italia tipo l'aeroporto charles de gaulle dove se vuoi, non muovi quasi un passo autonomamente, potendo passare da una scala mobile ad un tapis roulant a una sedia, bè a parte il problema italia che saliresti sui rulli diretti a bologna e ti ritroveresti duo o tre giorni dopo a torbole il problema più grosso e pericoloso è che solo vietando e non insegnando sensibilizzando le persone si rischia di avere un branco di somari che và sempre diritto.
mi viene il dubbio che questa sia proprio la mira, mi sorge il pensiero che in casa cè la tv che giorno e notte ti dice, cosa comperare,cosa pensare cosa votare, cosa mangiare, cosa prendere per digerire e infine cosa usare dopo aver defecato, poi esci e ti aspettano i divieti tra cui quelli sopra, quelli nei parchi, quelli nei luioghi pubblici e i divieti di transito, sosta o fermata i divieti agli animali ecc ecc. A questo punto mi chiedo a cosa serva avere un cervello, mi chiedo quanto tempo ci manchi ancora per essere trasformati in vere amebe con le briglia. quì a bologna cè un detto:, ed ghe un zarvel come na galeina, tan capes gnianc quand tè magne ase. (ai un cervello come una gallina che non capisci neanche quando ai mangiato abbastanza) un tempo era nato come "offesa", ma ora sembra che stia diventando una filosofia di vita indotta.

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