lunedì 2 novembre 2009


la familia di stefano ha chiesto alle testate giornalistiche di mettere in prima pagina le foto del proprio filgio morto di botte in qualche questura o comando o antecarcere, lo anno fatto perchè anno paura di non sapere mai perchè il proprio figlio non potrà più guarire da quel cancro che è la droga.
penso che i miei genitori non lo avrebbero mai fatto, avrebbero certo combattuto per la verità ma all'ombra e senza tirare i riflettori sulla loro vergogna e la loro sconfitta.
la cosa però che mi lascia più sconcertato è questo stupore per un caso di pestaggio da parte delle forze dell'ordine a un povero tossico,caro direttore è una cosa più che normale io tanto tempo fà ero un stefano o un federico aldrovandi qualsiasi, le ho prese di santa ragione da tre o quattro carabinieri davanti ai figli piccoli del maresciallo in pigiama, trè poliziotti me ne anno date tante davanti ad un bar facendomi volare svariate volte sul cofano della mia auto e si sono fermati solo quando dei pensionati si sono messi ad urlare di smetterla una sera io e la mia ragazza in disparte in un parcheggio ci anno fatto scendere anno fatto rivestire lei, io le ho prese di brutto poi avendo io 18 anni e lei 17 mi anno denunciato per violenza ai minori (fortuna che il padre di lei era a conoscenza del nostro rapporto e ha fatto ritirare tutto) fra tante risate e battute, potrei andare avanti per ore ma credo che non serva.
picchiare chi è in difficoltà come tossici che barcollano, ubriaconi, barboni è una moda per tanti poliziotti o carabinieri o vigili urbani che intendiamoci non sono la totalità ma solo una piccola parte destroide e inculenta, peccato però che in luoghi come quelli di questure, commisariati ecc valga tanto quella legge che tanto loro odiano, l'omertà.
stefano cucchi e come prima di lui federico aldrovandi potevano avere una vita miliore se al posto di trovare calci e pugni avessero trovato qualcuno che li ascoltava.
invece a voi giornalisti vorrei chiedere perchè puntate i riflettori su una anomalia del sistema così grave, solo quando ci scappa il morto, non credete che un ragazzo per quanto sia inguiato abbia perlomeno il diritto di non essere pestato a sangue o di essere mortificato?
ora io ho un mio posto nella socetà e non mi vergognio, ma ho ancora timore quando ad un posto di blocco mi fermano, le sembra una cosa possibile in un paese come il nostro?

Nessun commento:

Posta un commento