sabato 3 ottobre 2009

FATE VERGOGNA



e adesso cosa ci è rimasto da dire?
settimane di inchiostro e parole spese contro lo scudo fiscale e poi al momento buono 22 + 7+1 deputati dell'opposizione sono desaparecidos, qualcuno abbozza scuse serie, qualcuno era a una visita medica, qualcuno in missione, adirittura uno era assente perchè per colpa di un patologia non può stare a sedere molto tempo (che vada in miniera lì si siederà molto meno).
talmente è la delusione e la vergogna che questa volta non ho parole, tranne un piccolo esempio di attaccamento al mio lavoro: una mattina alle sette mi sono rotto un dito con una martellata, ho perso trè ore in ospedale,subito sono tornato in azienda ad organizzare per la mia mancanza,poi sono andato a casa perchè sinceramente era esplosa l'ultima falangee e faceva un tantino male, poi la mattina dopo ero lì, due antidolorifici e via, non per eroismo ma solo perchè in questi timpe se non mantieni le promesse sei finito (almeno qui giù nella vita normale).
ho letto che soru imbufalito minaccia sanzioni pesanti (un mese di sospensione).
io credo che lo abbiamo noi il diritto dovore di sanzionare queste persone, essendo noi i loro datori di lavoro, quindi propongo che il giorno delle primarie ci siano i nomi dei deputati mancanti, posso sorvolare su quelli in coma , ma gli altri debbono essere sanzionati da noi, quindi una scheda per votare il segretario e una scheda per giudicare questa ennesima presa in giro.
proporrei le trè seguenti scelte:

1) fuori dal parlamento
2) un anno in parlamento e tutto il loro stipendio alle famiglie dei disoccupati
3) dimezzo di stipendio, bonus e agevolazioni a vita, compresa pensione

cari "compagni" non voglio almeno per un bel pezzo sentirvi parlare di etica , professionalità o del vostro comprendere i problemi del popolo ...................

----------------------------ALLEGO DALLA RETE-----------------------------------------------------

Fonte: La Camera dei DeputatiLa prima voce è l’indennità, quella che nel linguaggio comune è definita "stipendio", seguono la diaria e i rimborsi: per le "spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori", per le spese accessorie di viaggio e per i viaggi all’estero, per le spese telefoniche.Completano la scheda le voci sull'assegno di fine mandato, le prestazioni previdenziali e sanitarie e sui trasporti.Indennità parlamentareL'indennità, prevista dalla Costituzione all'art. 69, è determinata in base alla legge n. 1261 del 31 ottobre 1965. È fissata in misura non superiore al trattamento complessivo massimo annuo lordo dei magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di Cassazione ed equiparate.L’indennità è corrisposta per 12 mensilità. L'importo mensile è pari a 5.941,91 euro, al netto delle ritenute previdenziali (€ 833,10) e assistenziali (€ 559,54) della quota contributiva per l’assegno vitalizio (€ 1.069,35) e della ritenuta fiscale (€ 4.030,42).DiariaViene riconosciuta, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, sulla base della stessa legge n. 1261 del 1965.La diaria ammonta a 4.003,11 euro mensili. Tale somma viene ridotta di 206,58 euro per ogni giorno di assenza del deputato da quelle sedute dell'Assemblea in cui si svolgono votazioni, che avvengono con il procedimento elettronico.È considerato presente il deputato che partecipa almeno al 30 per cento delle votazioni effettuate nell'arco della giornata.Rimborso per spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettoriA titolo di rimborso forfetario per le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori, al deputato è attribuita una somma mensile di 4.190 euro, che viene erogata tramite il gruppo parlamentare di appartenenza.Ai deputati non è riconosciuto alcun rimborso per le spese postali a decorrere dal 1990.Spese di trasporto e spese di viaggioI deputati usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale.Per i trasferimenti dal luogo di residenza all'aeroporto più vicino e tra l'aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio, è previsto un rimborso spese trimestrale pari a 3.323,70 euro, per il deputato che deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l'aeroporto più vicino al luogo di residenza, ed a 3.995,10 euro se la distanza da percorrere è superiore a 100 km.I deputati, qualora si rechino all’estero per ragioni di studio o connesse all’attività parlamentare, possono richiedere un rimborso per le spese sostenute entro un limite massimo annuo di 3.100,00 euro.Spese telefonicheI deputati dispongono di una somma annua di 3.098,74 euro per le spese telefoniche. La Camera non fornisce ai deputati telefoni cellulari.Assistenza sanitariaIl deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota del 4,5 per cento della propria indennità lorda, pari a 559,54 euro, destinata al sistema di assistenza sanitaria integrativa che eroga rimborsi secondo quanto previsto da un tariffario.Assegno di fine mandatoIl deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota del 6,7 per cento della propria indennità lorda, pari a 833,10 euro. Al termine del mandato parlamentare, il deputato riceve l'assegno di fine mandato, che è pari all'80 per cento dell'importo mensile lordo dell'indennità, per ogni anno di mandato effettivo (o frazione non inferiore ai sei mesi).Assegno vitalizioAnche in questo caso, il deputato versa mensilmente una quota - l'8,6 per cento, pari a 1.069,35 euro - della propria indennità lorda, che viene accantonata per il pagamento degli assegni vitalizi, come previsto da un apposito Regolamento approvato dall'Ufficio di Presidenza il 30 luglio 1997.In base alle norme contenute in tale Regolamento, il deputato riceve il vitalizio a partire dal 65° anno di età. Il limite di età diminuisce fino al 60° anno di età in relazione agli anni di mandato parlamentare svolti.Lo stesso Regolamento prevede la sospensione del pagamento del vitalizio qualora il deputato sia rieletto al Parlamento nazionale ovvero sia eletto al Parlamento europeo o ad un Consiglio regionale.L'importo dell'assegno varia da un minimo del 25 per cento a un massimo dell'80 per cento dell'indennità parlamentare, a seconda degli anni di mandato parlamentare.Sommando approssimativamente le varie cifre, otteniamo un Compenso Totale di circa€ 15.000,00 Mensili apparte l'Assegno di Fine Mandata, l'Assegno Vitalizio e Tanti altri Vantaggi e Privilegi----------------------------------------------------Trattamento economico dei Senatori--------------------------------------------------------------------------------Fonte senato.it - Senatori - Trattamento economicoDati aggiornati a gennaio 2005La prima voce delle competenze spettanti al parlamentare è l'indennità, quella che nel linguaggio comune è definita "stipendio". Seguono la diaria e i rimborsi: per le spese inerenti i supporti per lo svolgimento del mandato parlamentare, per le spese accessorie di viaggio e per i viaggi all'estero, per le spese telefoniche.Completano la scheda le voci sull'assegno di solidarietà (di fine mandato), sulle prestazioni previdenziali e sanitarie e sui trasporti.Indennità parlamentareL'indennità, prevista dalla Costituzione all'art. 69, è determinata, in base alla legge n. 1261 del 31 ottobre 1965, in misura non superiore al trattamento complessivo massimo annuo lordo dei magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di Cassazione ed equiparate. Con delibera del 1993 il Consiglio di presidenza del Senato ha stabilito che tale misura fosse ridotta al 96% del predetto trattamento dei magistrati.L'indennità è corrisposta per 12 mensilità. L'importo mensile è pari a 5.941,91 euro, al netto delle ritenute previdenziali (€ 833,10) e assistenziali (€ 559,54) della quota contributiva per l'assegno vitalizio (€ 1.069,35) e della ritenuta fiscale (€ 4.030,42).DiariaViene riconosciuta, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, sulla base della stessa legge n. 1261 del 1965.La diaria ammonta a 4.003,11 euro mensili. Tale somma viene ridotta di 258,23 euro per ogni giorno di assenza del Senatore dalle sedute dell'Assemblea in cui si svolgono votazioni qualificate e verifiche del numero legale.È considerato presente il Senatore che partecipa almeno al 30 per cento delle votazioni effettuate nell'arco della giornata.Rimborso per spese inerenti i supporti per lo svolgimento del mandato parlamentareA titolo di rimborso forfettario per le spese sostenute per retribuire i propri collaboratori e per quelle necessarie a svolgere, anche nel collegio elettorale, il mandato parlamentare, al Senatore è attribuita una somma mensile di 4.678,36 euro, in parte (35% pari a 1.637,43 euro) erogata direttamente al Senatore medesimo ed in parte (65% pari a 3.040,93 euro) erogata al Gruppo parlamentare di appartenenza. Ai Senatori non è riconosciuto alcun rimborso per le spese postali.Spese di trasporto e spese di viaggioI Senatori usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale.Per i trasferimenti dal luogo di residenza a Roma, è previsto un rimborso spese annuo pari a 13.293,60 euro, per il Senatore che deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l'aeroporto o la stazione ferroviaria più vicina al luogo di residenza, ed a 15.979,18 euro se la distanza da percorrere è superiore a 100 km. Per i Senatori residenti a Roma ed eletti in collegi del Comune di Roma, il rimborso è corrisposto nella misura di 6.646,80 euro.Ad ogni Senatore è corrisposta, a titolo di rimborso, una somma forfettaria annua di 3.100 euro, a fronte delle spese sostenute per viaggi internazionali di aggiornamento.Spese telefoniche (non il telefonino)I Senatori dispongono di una somma annua di 4.150 euro per le spese telefoniche.Assistenza sanitaria integrativaE' previsto il rimborso delle spese sanitarie ai Senatori (anche cessati dal mandato ovvero ai titolari di trattamento di reversibilità, nonché ai rispettivi familiari) iscritti al servizio di Assistenza Sanitaria Integrativa nei limiti dell'apposito Regolamento, approvato dal Consiglio di Presidenza. Gli iscritti versano un contributo commisurato alle competenze mensili lorde (4,5% per i Senatori in carica; 4,7% gli altri) e quote aggiuntive per i familiari.Assegno di solidarietà (a fine mandato)Il Senatore versa mensilmente, ad un apposito Fondo, una quota pari al 6,7 per cento della propria indennità lorda, pari ora a 833,10 euro. Al termine del mandato parlamentare, il Senatore riceve l'assegno di solidarietà (anche denominato "di fine mandato"), che è pari all'80 per cento dell'importo mensile lordo dell'indennità, per ogni anno di mandato effettivo (o frazione non inferiore ai sei mesi).Assegno vitalizioAnche in questo caso, il Senatore versa mensilmente una quota - l'8,6 per cento, pari ora a 1.069,35 euro, più il 2,15 per cento, come quota aggiuntiva per la reversibilità, pari a 267,34 euro - della propria indennità lorda, che viene accantonata per il pagamento degli assegni vitalizi, come previsto da un apposito Regolamento approvato dal Consiglio di Presidenza.In base alle norme contenute in tale Regolamento, il Senatore riceve il vitalizio a partire dal 65° anno di età. Il limite di età è ridotto al 60° anno ove siano state svolte più legislature.Lo stesso Regolamento prevede la sospensione del pagamento del vitalizio qualora il Senatore sia rieletto al Parlamento nazionale ovvero sia eletto al Parlamento europeo o ad un Consiglio regionale.L'importo dell'assegno vitalizio varia da un minimo del 25 per cento ad un massimo dell'80 per cento dell'indennità parlamentare, a seconda degli anni di mandato parlamentare.Sommando approssimativamente le varie cifre, otteniamo un Compenso Totale di circa€ 17.000,00 Mensili Naturalmenteapparte l'Assegno di Solidarietà, l'Assegno Vitalizio e Tanti altri Vantaggi e Privilegi

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